Governo si fidi di piu’ di Autonomie locali o si rischia stessa sensibilita’ di Attila per i diritti umani

“La proposta che viene dal Governo riguardo alle Province non mi sembra una riforma di portata storica – come bonta’ sua avrebbe detto un ministro – ma confusa e complicata. Non produrra’  significativi risparmi ma peggiorera’ le prestazioni delle amministrazioni locali. A cio’ si aggiunge il taglio indiscriminato di fondi, operato con la spending review, che praticamente non produce innovazione ma paralisi e al limite chiusura delle amministrazioni locali”.
Cosi’ il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
“Ritengo in ogni caso giusto – prosegue Chiti – che sulla riorganizzazione delle Province siano le Regioni a svolgere un ruolo da protagoniste, d’intesa con i loro Comuni. La dimensione, i confini e il numero discendono dalle funzioni che si decidera’ di attribuire loro. La Lombardia non e’ il Molise, ne’ la Campania e’ l’Umbria. Si sta scontando il peccato di avere sciolto le Province con un decreto legge, senza un’idea della riorganizzazione degli stessi Comuni e del ruolo delle Regioni. Il Governo si fidi di piu’ di Regioni e Autonomie locali, – sottolinea Chiti – a cominciare da un’intesa sui risparmi da realizzare e non da imporre in modo indiscriminato, come del resto ha riconosciuto il ministro Giarda. In caso contrario – conclude il vice presidente – sara’ impossibile fare squadra e si rischia di avere riguardo alle istituzioni – per rimanere agli esempi storici – una sensibilita’ pari a quella di Attila per i diritti umani”.