“Cittadinanzattiva, Libera e altre associazioni hanno il merito di richiamare l’attenzione sulla norma che prevede la confisca e la destinazione a fini sociali dei beni dei corrotti, che il governo e la maggioranza di centrosinistra inserirono nella finanziaria 2007. E’ necessario un provvedimento che renda chiara e certa la procedura perche’, con l’approvazione del codice antimafia, quella norma e’ finita in un pantano legislativo.
Il riuso sociale dei beni confiscati ai corrotti deve diventare una realta’ ”. 
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti, che oggi pomeriggio a Chianciano Terme interverra’ al congresso nazionale di ‘Cittadinanzattiva’.
“In particolare – prosegue l’esponente del Pd – Cittadinanzattiva propone di affidare i patrimoni confiscati per reati contro la pubblica amministrazione all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata. Si tratta di una misura che semplificherebbe la gestione di quei beni.
Questi provvedimenti – conclude Chiti – sarebbero un segnale concreto di sostegno da parte dello Stato al mondo del no profit, che con l’impegno e la generosita’ di tanti volontari e’ un pilastro del nuovo welfare e della coesione della nostra societa’ ”.