Ore 17.00 – “Il Pd – lo ha ribadito Bersani alla direzione nazionale e la sua relazione e’ stata approvata all’unanimita’ – e’ per un governo parlamentare forte: il Primo Ministro e’ eletto in Parlamento; propone al Presidente della Repubblica i ministri e puo’ chiederne la revoca; viene introdotta la sfiducia costruttiva. In questo senso ha deciso la commissione Affari Costituzionali del Senato. Se passasse la scelta del semipresidenzialismo e’ ovvio che dovrebbe svolgersi comunque un referendum confermativo. Ci sarebbero le elezioni politiche, eleggeremmo un presidente della Repubblica in Parlamento, secondo la Costituzione in vigore, e solo dopo faremmo il referendum su un modello del tutto diverso di governo. Tutto cio’ sarebbe da ricovero!”.
Il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, a Sky Tg24 Pomeriggio, conferma tutta la sua contrarieta’ sulla proposta avanzata del Pdl, che “rischia di gettare al vento il lavoro svolto finora in Senato”.
“I cittadini chiedono una nuova legge elettorale e la riduzione del numero dei parlamentari, e queste devono essere le nostre priorita’ ”. E comunque – conclude Chiti –  “devono essere sempre i cittadini a dire la loro sul tipo di forma di governo, anche con un referendum costituzionale d’indirizzo. In Francia – sottolinea – De Gaulle sottopose ai cittadini, con ben due referendum, prima il rafforzamento dei poteri del Presidente e poi, quattro anni dopo, la sua elezione diretta”.