”Dare anche soltanto l’impressione che vi siano le condizioni istituzionali e politiche per procedere, in questo scorcio di legislatura, ad una riforma in senso semi presidenzialista e’ – se ne sia consapevoli o meno – fare sponda al tentativo di Berlusconi e Alfano di far naufragare le riforme costituzionali gia’ concordate e l’approvazione di una nuova legge elettorale”.
Lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.
”Il Senato – prosegue Chiti – puo’ approvare entro la meta’ di giugno la riduzione del numero dei parlamentari, l’avvio del superamento del bicameralismo perfetto e il rafforzamento del governo parlamentare. Subito dopo si puo’ procedere a varare una nuova legge elettorale, preferibilmente con un sistema maggioritario a doppio turno. Il resto va lasciato alla prossima legislatura. Si puo’ casomai cogliere l’opportunita’ delle prossime scadenze elettorali per fare preventivamente pronunciare i cittadini italiani sulla scelta definitiva tra semi presidenzialismo o – come io preferisco – un governo parlamentare forte.
A Berlusconi e Alfano vorrei dire che i governi parlamentari forti ci sono a Berlino, a Madrid e a Londra: e’ un’invenzione stravagante e strumentale accostarli invece, come loro hanno fatto, ad Atene”.