(ANSA) – FIRENZE – ”Nella sua funzione naturale, di ponte tra il Vecchio continente e i paesi del Mediterraneo, l’Italia puo’ ritrovare un suo proprio ruolo all’interno della Ue”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, prendendo parte, questo pomeriggio a Firenze, al convegno ‘Incontri per un nuovo Mediterraneo’, organizzato dall’Associazione ‘Politica e Societa” in Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia.
”Attraverso la costruzione di rapporti di fiducia e cooperazione – ha poi proseguito Chiti – l’obiettivo attuale, per i paesi europei, deve essere quello di dare un contributo affinche’ in quest’area ancora oggi travagliata da guerre e conflitti prevalga la pace”.
Al dibattito, aperto dai saluti del presidente dell’ente Andrea Barducci, hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell’Ucoii  e imam di Firenze, Izzedin Elzir, e lo storico Franco Cardini. L’imam ha sottolineato che dai paesi europei, ed in particolare dall’Italia, ”puo’ davvero essere gettato un ponte di dialogo e fiducia”: e, ha aggiunto, ”in prima battuta servira’ dare una mano, cercando di istruire ai principi di liberta’ le leadership dei paesi del Mediterraneo”.
Per Cardini, poi, l’integrazione con i popoli mediterranei e’ ”un processo ineludibile: se finora i tentativi diversi di integrazione effettuati in Inghilterra e in Francia hanno fallito – ha detto  – non significa che questa non sia possibile: anzi, con il tempo diventa inevitabile, perche’ le identita’ dei popoli, pur nella loro differenza, non sono delle monadi, vivono di necessarie contaminazioni”.