”Vi una tendenza a mio giudizio negativa, che non viene meno neanche di fronte a vicende gravi come quella dell’attentato di Brindisi: l’abitudine ad accompagnare indagini anche delicate con continue dichiarazioni, interviste su giornali e televisioni. Posso sbagliare ma resta un criterio da tenere fermo quello che ministri competenti e magistrati parlino principalmente a cose fatte, a risultati acquisiti e colpevoli assicurati alla giustizia. Non so quanto questi metodi giovino alla attivita’ investigativa dei magistrati e al lavoro delle forze dell’ordine: la mia impressione e’ che piuttosto complichino e siano d’ostacolo. Certo non rafforzano la fiducia dei cittadini, alimentando piuttosto un senso di incertezza e precarieta’ ”.
Cosi il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
”E’ ancor piu’ il caso di sottolinearlo oggi, nel giorno di dolore per i funerali di Melissa, la giovanissima studentessa assassinata davanti alla sua scuola. Si individuino, arrestino e puniscano in modo esemplare e rapido le belve criminali responsabili di un tale orrendo crimine. E poi, ma solo poi, sulla base dei dati oggettivi si chiarisca come e’ avvenuto e le motivazioni di fronte all’opinione pubblica”.
