”Oggi ricordiamo la figura del giuslavorista Massimo D’Antona, ucciso tredici anni fa dalle Brigate Rosse. Quel giorno l’Italia perse uno studioso, un ricercatore appassionato e rigoroso, che seppe mettere al servizio delle istituzioni democratiche il suo impegno”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Ricordare persone di valore come D’Antona e fatti tragici come la sua uccisione – prosegue Chiti – e’ un dovere per conservare la memoria storica nella nostra societa’. Affermare con forza i valori della legalita’ e della convivenza civile e’ la via migliore per contrastare ogni forma di eversione e violenza”.