”In una societa’ come quella italiana toccata da profondi cambiamenti gia’ dagli anni ottanta e novanta, con il progressivo apparire di un quadro sempre piu’ multietnico e multireligioso, la nostra Costituzione si e’ rivelata forse ancor piu’ di altre costituzioni europee in  grado di governare sia i processi di secolarizzazione che le trasformazioni confessionali del territorio”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti che oggi a Roma, presso la Camera dei Deputati, partecipa ad un convegno di studio promosso dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
”Il principio pattizio e quello della legge generale – continua Chiti – entrambi contenuti nella nostra Carta Costituzionale, non sono tra loro antitetici, bensi’ complementari. La vicenda delle intese con le confessioni religiose diverse dalla cattolica e’ stata particolarmente lunga e travagliata, anche a causa della fine anticipata della scorsa legislatura”.
”Occorre oggi – sottolinea il vice presidente – procedere rapidamente con le intese, ed e’ possibile farlo entro la fine della legislatura corrente. E’ d’altronde necessario continuare un confronto serio, culturale e politico, per realizzare una legge quadro sulla liberta’ religiosa. Realisticamente, questo e’ un impegno che – pur irrinunciabile e urgente – a motivo della situazione di emergenza che stiamo attraversando, non puo’ che collocarsi nella nuova legislatura”.