”Penso che le forze progressiste in Europa debbano perdere ogni apparenza non solo di ostilita’ – e questa mi pare sia scomparsa nel corso del tempo – ma anche semplicemente di indifferenza nei confronti dell’aspetto religioso. Si puo’ essere credenti o non credenti, si puo’ essere cattolici, cristiani o di altre religioni ma chi fa politica non puo’ non avere presente il significato, il contributo, la ricchezza, che oggi da’ l’esperienza religiosa”. Cosi’ il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, che oggi ha presentato a Grosseto il suo libro ‘Religioni e politica nel mondo globale. Le ragioni di un dialogo’.
Il dibattito ha visto la partecipazione di Mons. Franco Agostinelli, Vescovo di Grosseto; Emilio Bonifazi, Sindaco di Grosseto; Leonardo Marras, Presidente della Provincia di Grosseto. Moderatore Sergio Criscuoli, giornalista del Tg3.
”Un altro aspetto – ha proseguito Chiti – riguarda il nostro compito in Europa. Non siamo piu’ il centro del mondo e non dobbiamo pensare che l’unica secolarizzazione che esiste al mondo sia quella europea. Secolarizzazione non vuol dire escludere dalla cittadinanza pubblica le fedi religiose ma vuol dire saperle far vivere dentro la stessa sfera pubblica, e, all’interno del pluralismo religioso, far vivere il confronto tra culture”.
”Per realizzare questi obiettivi – ha concluso Chiti – occorre che l’Unione Europea faccia un salto in avanti in direzione di un governo politico sia dei grandi processi economici, che della politica estera e di sicurezza. Bisogna lasciarsi alle spalle gli egoismi nazionali costruendo un’organizzazione federale, che sia laboratorio in cui si possa compiere quel percorso che permetta il radicarsi di un Islam dai caratteri europei”.