Ore 9.59 – “E’ necessario e giusto 68 anni dopo le Fosse Ardeatine ricordare le 335 vittime dell’eccidio, alcune delle quali, a distanza di tanto tempo, e nonostante lo sforzo continuamente compiuto dal Ris dei Carabinieri di Roma sono ancora senza nome”.
E’ quanto afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
“Questo fatto – sottolinea Chiti – e’ forse il piu’ emblematico della ferocia che ebbe l’occupazione nazista nel nostro Paese. Centinaia di persone innocenti persero la vita per mantenere viva, anche in momenti bui e tragici, l’essenza dell’Italia, i nostri valori piu’ profondi di democrazia e liberta’. Quegli stessi principi che sono alla radice della nostra Carta Costituzionale e della Repubblica”.
“Dobbiamo trasmettere anche alle nuove generazioni la memoria di quegli eventi e di quel periodo cosi’ cruciale per la storia del Paese. Non possiamo ridare vita a coloro che non ci sono piu’, ma possiamo – conclude il vice presidente – rendere giustizia alla loro memoria, cambiare il presente affinche’ l’orrore non si ripeta nel futuro”.