”Non mi sembrano ad ora convincenti le impostazioni che cambiano l’articolo 18. Una valutazione seria e compiuta della riforma del mercato del lavoro si potra’ dare una volta che sara’ reso noto il testo che verra’ approvato dal governo”.
”Dovremo verificare – aggiunge Chiti – gli interventi relativi agli ammortizzatori sociali e alla loro estensione, le misure che impediscono le famigerate ‘dimissioni in bianco’ e quelle tese a superare il lavoro precario. Sarebbe stato fondamentale che il governo raggiungesse un’intesa con le parti sociali: questo era ed e’ l’interesse dell’Italia. Purtroppo il governo non c’e’ riuscito.
Ora – e’ la conclusione del vice presidente del Senato – in Parlamento dobbiamo proporci e impegnarci a migliorare la riforma. Per questo e’ indispensabile che non si proceda, come al solito, a colpi di decreto legge e di fiducia”.