“La discussione sulla grande coalizione ha in se’ oggi una astrattezza, che la rende assurda, una delle vie attraverso le quali la politica rischia di perdere il contatto con la concretezza della vita e dei problemi delle persone.
Lo afferma il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
“Nella normalita’ delle democrazie – prosegue Chiti – gli schieramenti di governo sono
omogenei: i cittadini con il voto scelgono governi di centrosinistra o di centrodestra. Quando le elezioni  danno un risultato di sostanziale parita’ e di fronte a situazioni di particolare difficolta’ per un paese, possono nascere grandi coalizioni. Le leggi elettorali devono non obbligare ad un tale esito ma renderlo possibile. In questa direzione deve essere superato il porcellum e dobbiamo fare vivere un bipolarismo serio, non una contrapposizione continua, come negli anni passati.
E’ inutile sottolineare – basti pensare all’esperienza della Germania – che le grandi coalizioni, quando si rendano necessarie, hanno natura politica, tant’e’ che sono guidate dal partito che, anche se di un soffio, sia risultato primo nelle elezioni.
A realizzare le riforme istituzionali e una legge elettorale sono chiamati tutti i partiti, in primo luogo Pd e Pdl che sono le principali forze politiche del paese. Dopo di che, invece di fare previsioni impossibili sui risultati elettorali del 2013, mi pare piu’ giusto e serio concentrarci sulle priorita’ di oggi: sviluppo, occupazione, risanamento, riforma del welfare, nuova legge elettorale e avvio delle riforme costituzionali. Non mi sembrerebbe poco”.