Vice presidente Senato a Riyad a riunione presidenti parlamenti G20
Ore 13.00 – “Il dialogo culturale e religioso e’ l’asse decisivo sul quale poggia la costruzione della pace e l’edificazione di relazioni di positiva collaborazione fra Stati e popoli nell’ambito della Comunita’ internazionale. Nell’epoca della globalizzazione, la religione orienta la vita delle persone, e’ decisiva rispetto agli stili di vita, alla valorizzazione della dignita’ di ogni essere umano, ai cambiamenti di un modello di sviluppo che sia sostenibile e non distruttivo per il nostro pianeta. Non ci potra’ essere pace tra le nazioni, senza pace tra le religioni”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti a Riyad nel corso del suo intervento sul dialogo mondiale tra le culture, alla terza riunione dei presidenti dei parlamenti dei paesi del G20.
“E’ un compito della politica – ha aggiunto Chiti – riconoscere la religione, il dialogo interreligioso e interculturale, come fattori rilevanti delle societa’ contemporanee, della loro coesione e civilta’: se non vi sara’ dialogo tra le religioni e le culture, contrasti e scontri si avranno non solo tra le nazioni, ma al loro interno: si sbricioleranno i legami che uniscono le societa’.
Le grandi religioni devono esprimere una severa, chiara condanna contro le degenerazioni di violenza politica o terroristica, contribuendo a isolarle e dunque a sconfiggerle”.
Secondo il rappresentante del Senato italiano, “chi utilizza la religione per fini di dominio, usando mezzi violenti, contro le persone, fomentando intolleranza e fondamentalismi, e’ nemico della religione: un nemico delle fedi religiose e della convivenza umana”.
