”La riforma del mercato del lavoro e’ un passo decisivo, che l’Italia deve compiere per modernizzare l’economia, favorire l’accesso dei giovani ad una occupazione e fissare un sistema di diritti e tutele che garantisca tutti i lavoratori. E’ in questo quadro che si sta sviluppando il dialogo tra il governo e le parti sociali. E’ importante che su un tema cosi’ delicato si sia aperto un confronto approfondito, ma un punto e’ essenziale: la riforma che verra’ sottoposta al Parlamento dovra’ essere il frutto di un accordo unitario tra tutti i soggetti coinvolti, senza fratture o intese separate. L’Italia non si puo’ permettere lacerazioni: c’e’ bisogno di coesione per uscire dalla crisi”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
L’esponente del Pd aggiunge: ”E’ sbagliato concentrare il dibattito politico solo sull’articolo 18. Il tema piu’ urgente e’ quello del lavoro, che oggi manca, non della precarieta’, presente oltre misura. Abbiamo di fronte a noi una complessita’ di problemi da risolvere: il tasso di  disoccupazione giovanile e’ al 30%; milioni di italiani, giovani ma non solo, vivono una incertezza quotidiana a causa di rapporti di lavoro precari e privi di tutele fondamentali; i livelli della produttivita’ e degli investimenti stranieri in Italia non sono all’altezza della sfida della globalizzazione; il sistema degli ammortizzatori sociali garantisce solo alcune categorie di lavoratori e va adeguato alle trasformazioni subite dal mercato del lavoro”.