Ore 15.37 – “La legge elettorale non puo’ certo approvarsela un partito da solo: non e’ possibile ne’ sarebbe giusto. Occorre realizzare un consenso ampio. Se non si stabiliscono delle priorita’ rigorose, si rischia un nulla di fatto. Non possiamo permettercelo: il ‘porcellum’ deve essere cancellato. Votare ancora con l’attuale legge significherebbe una sconfitta generale dei partiti, nessuno escluso, e uno smacco per la democrazia. Il ‘porcellum’ ha accresciuto il distacco tra cittadini e istituzioni”.
Cosi’ il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
“Le linee fondamentali – continua Chiti – di un nuova legge elettorale, indicate da Luciano Violante, nel corso del confronto tra le forze politiche, – 50% dei seggi a collegio uninominale, 50% con liste proporzionali e sbarramento al 4-5% – sono condivisibili e per me positive”.
Il vice presidente sottolinea che “deve essere mantenuta l’indicazione, prima del voto, delle alleanze e del candidato premier. Sarebbe importante – ed e’ possibile – accompagnare la nuova legge elettorale con una riforma costituzionale, che preveda la riduzione del numero dei parlamentari; l’avvio, almeno, di un superamento del bicameralismo perfetto; soprattutto l’elezione in Parlamento del Presidente del Consiglio e l’introduzione della sfiducia costruttiva secondo il modello esistente in Germania”.