”E’ giusto ridurre il numero dei parlamentari. Poteva gia’ essere stato fatto: facciamolo subito. Ma se invece di 1000 parlamentari ce ne troviamo 500 nominati con l’attuale legge ‘porcellum’, i cittadini non possono essere contenti. Riforme costituzionali e nuova legge elettorale non devono essere messe in contraddizione ma procedere insieme”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel corso della trasmissione di Raitre ‘Agorà’.
”L’intesa tra le forze politiche – ha aggiunto Chiti – deve prevedere che si proceda contemporaneamente con la riduzione del numero di parlamentari, l’avvio del superamento del bicameralismo perfetto, il rafforzamento del premier, attraverso la sua elezione in Parlamento, il potere di revoca dei ministri, l’introduzione della sfiducia costruttiva e  la nuova legge elettorale. Non possiamo permetterci di partire con la riforma costituzionale e solo dopo affrontare il tema della legge elettorale, perche’ ci troveremmo a discuterne a dicembre, il che significherebbe andare a votare con il ‘porcellum’. E’ indispensabile restituire ai cittadini il diritto di scegliere sia i loro rappresentanti in Parlamento che le maggioranze di governo. Deve essere mantenuta l’indicazione delle alleanze con cui i partiti si presentano alle elezioni e del candidato premier, ma il premio di maggioranza deve essere abolito. Ha gia’ fatto troppi danni. Possiamo restringere la scelta della legge elettorale tra un sistema maggioritario, con collegi uninominali, a doppio turno e un sistema per il 50% a collegi uninominali e l’altro 50% con liste proporzionali e sbarramento al 5% recuperando i resti a livello regionale”.