Ore 17.35 – “I dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sui migranti dispersi o morti affogati nelle acque del mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa, sono drammatici: si tratta di oltre 1500 persone scomparse, il numero piu’ alto mai registrato dal 2006 ad oggi. Il Mediterraneo da ‘Mare Nostrum’ rischia di diventare il cimitero dei disperati”.
E’ quanto afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.
“L’Unione Europea deve avvertire l’importanza, anzi la centralita’, che riveste il Mediterraneo: passa da qui la sfida per una cooperazione giusta, la stabilita’, la pace. Purtroppo l’Ue – sottolinea il vice presidente – non ha ancora piena coscienza della centralita’ di quest’area. L’Italia, per la sua collocazione geografica, la sua storia, la sua funzione, dovrebbe avvertire il compito di far assumere all’Europa la consapevolezza del ruolo strategico del Mediterraneo.
Potra’ farlo se sapra’ anche essere protagonista di una accoglienza e integrazione positiva. Abbiamo il dovere di rilanciare il nostro ruolo di ponte tra Europa e Mediterraneo. Dipende anche dalla capacita’ dell’Ue di considerare il Mediterraneo un aspetto strategico – conclude Chiti – l’esito che potra’ avere la cosiddetta ‘primavera araba’ “.