Ore 13.33 – “Rispetto l’autonomia della Corte Costituzionale e, quale che sia, prendero’ atto della sua decisione sul referendum elettorale, che io sostengo. Mi auguro tuttavia, come e’ possibile, che il referendum venga ammesso: a mio giudizio, e come ritengono illustri costituzionalisti, se il ‘porcellum’ venisse abrogato dal voto dei cittadini non si avrebbe un vuoto legislativo bensi’ rivivrebbe la legge Mattarella”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
“La riforma delle istituzioni e una nuova legge elettorale rappresentano una delle urgenze dell’Italia e un banco di prova per la credibilita’ delle forze politiche. Qualche cosa sembra muoversi nella giusta direzione: le riforme devono comunque essere fatte, a prescindere dalle decisioni della Consulta”.
“In ogni caso – sottolinea Chiti – e’ utile che il Parlamento senta una forte sollecitazione da parte dell’opinione pubblica, perche’ le resistenze, le incertezze, i calcoli miopi senza una visione complessiva dell’interesse generale della democrazia italiana, continuano ad esserci e a pesare.
Il primo, irrinunciabile obiettivo per chi abbia a cuore la nostra democrazia e’ quello di non votare mai piu’ con il ‘porcellum’, una legge elettorale che espropria un bel pezzo della nostra sovranita’: quello di scegliere i nostri rappresentanti nelle istituzioni”.