Il discorso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato forte e chiaro, come sempre. Con le sue parole, capaci di suscitare fiducia e speranza, ha chiuso un anno difficile, segnato dalla grave crisi economica. Un anno nel quale abbiamo festeggiato, con una straordinaria partecipazione di popolo, il 150/mo anniversario dell’Unità del nostro Paese.
I cittadini italiani sono grati al Presidente Napolitano per l’impegno con il quale ha fatto delle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia l’occasione di riscoperta delle nostre comuni radici, di una grande storia che ci dà quella dignità e orgoglio, senza i quali nessun popolo costruisce il suo futuro.
È la nostra Costituzione il fondamento che oggi unisce ancor più il nostro popolo e può dargli quella coesione e quelle motivazioni in grado di fargli superare gli ostacoli e vincere le sfide che abbiamo di fronte. Il nostro futuro risiede nella costruzione paziente di un’Europa federale, una grande democrazia sovranazionale protagonista nel mondo del XXI secolo. Solo i capi della Lega sembrano non volerlo capire, ma la storia va in una direzione opposta rispetto alle velleità di frammentazione e rottura delle nazioni.
È arrivato il tempo della responsabilità. Ognuno è chiamato a svolgere la propria parte, perché diritti e doveri sono inseparabili.
Con il governo Monti abbiamo voltato pagina. Eravamo sull’orlo del baratro, a rischio di bancarotta. Con una dura manovra economica l’Italia ha messo al sicuro i suoi conti pubblici. È necessario ancora demolire l’enorme debito pubblico, che grava sulla testa dei cittadini italiani. Al tempo stesso è ora possibile e necessario iniziare il percorso che dovrà condurci alla crescita e ad un nuovo sviluppo. L’atteggiamento nei confronti del governo Monti segnerà anche le alleanze tra le forze politiche nelle prossime elezioni.
Il Presidente Napolitano ha saputo, in questi anni, difendere e valorizzare le nostre istituzioni, gestendo con saggezza ed equilibrio, nell’assoluto rispetto dei principi costituzionali, quella stessa fase politica, difficile e complessa, che ha portato alla nascita del governo Monti. Non ci attendono tempi facili, ma certamente abbiamo fatto un passo in avanti. Il governo ha una sua credibilità e autorevolezza. Non vengono più raccontate favole, mentre il paese sprofonda. Insieme all’Europa possiamo vincere la crisi. Il prossimo anno, in Parlamento, abbiamo la possibilità e il dovere di realizzare la riforma delle istituzioni ed una nuova legge elettorale, per dare efficienza e trasparenza alla nostra democrazia.
Ce la faremo, come ci ha detto con convinzione il Presidente Napolitano: in fondo è un augurio che facciamo a noi stessi, perché vincere queste sfide dipende in primo luogo da noi.