Ore 11.45 – “Ieri l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in mezzo a tante esternazioni incredibili per la loro gravita’ – per tutte la definizione della dittatura fascista come ‘democrazia minore’ – ha trovato il modo anche per dire la sua sulla legge elettorale. Il cambiamento per Berlusconi consisterebbe nell’estendere fino in fondo il meccanismo del ‘porcellum’ anche al Senato. Non ci siamo proprio”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
“Non e’ questo che noi vogliamo – aggiunge Chiti – ne’ potremmo accettarlo: non lo vuole il popolo italiano. Oltretutto, sarebbe anche anticostituzionale. Noi vogliamo una legge elettorale che consenta a ogni cittadino di contribuire con il suo voto a scegliere le maggioranze di governo e al tempo stesso – a differenza di oggi – i propri rappresentanti in Parlamento. Il Pd ha presentato la sua proposta alle Camere. Si puo’ condividere, si possono avanzare proposte alternative, ad esempio il modello spagnolo o quello tedesco, ma non sono accettabili soluzioni che mortifichino la ‘piena sovranità’ dei cittadini.
“Insieme alla legge elettorale – conclude Chiti – si proceda piuttosto a una riforma del Parlamento, superando il bicameralismo perfetto, e a rendere piu’ stabili e forti gli stessi governi, attraverso l’introduzione in Costituzione della sfiducia costruttiva”.