”Signor Presidente, sono convinto che la manovra che Lei ci ha presentato dovra’ essere approvata entro Natale per non vanificare i sacrifici da sopportare per risanare i conti dello Stato. E’ una medicina amara ma necessaria al futuro dell’Italia e dell’Europa. Come ho detto in questi giorni, mi sarei aspettato dal provvedimento non una minore severita’ ma un maggiore impegno nel segno dell’equita’: la patrimoniale, un’azione piu’ decisa contro lo scandalo insopportabile dell’evasione, un maggiore contributo da prelevare sui capitali illegalmente esportati all’estero e poi condonati. Mi auguro che alcune di queste misure siano inserite in sede di conversione del decreto. Su un punto almeno, signor Presidente, La prego di impegnare il Suo governo: una delle misure piu’ evidenti di mancanza di equita’ e’ quella rappresentata dal non adeguamento all’inflazione delle pensioni superiori a 935 euro. Come si puo’ vivere con un minimo di dignita’ di fronte all’aumento del costo della vita, delle tasse sulla casa, dei ticket sanitari, se a pensioni basse si accompagna una impossibile forma di recupero dell’inflazione?
Si reperiscano risorse per ripristinare l’adeguamento al costo della vita per le pensioni almeno per quelle fino a 2000 euro. La spesa puo’ essere coperta attraverso un contributo di solidarieta’ delle pensioni superiori a 8000 euro al mese, attraverso un’eguale misura sui redditi superiori a 150 mila euro, cosi’ come gia’ avviene per il pubblico impiego. Trovi il governo la copertura piu’ adeguata, ma venga dato, signor Presidente, e da subito, almeno questo segnale di sensibilita’ ed equita’ ”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti scrive sulla sua pagina facebook.