”Nonostante i ripetuti allarmi lanciati da piu’ parti, per alcuni, solo oggi, appare in tutta la sua evidenza che la criminalita’ organizzata si e’ infiltrata e radicata a Roma. Dopo gli ultimi fatti di cronaca nera anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lo ammette. E’ inutile nascondere che c’e’ stata una sottovalutazione di questo grave rischio da parte degli amministratori locali e da parte del Governo. Questi segnali di pericolo erano stati sottolineati gia’ a marzo del 2011 da alcuni partiti politici e da organismi competenti come la Direzione nazionale antimafia”.
E’ quanto afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Infatti, in quella relazione – aggiunge Chiti – la Dna metteva nero su bianco che ‘le organizzazioni mafiose riescono ad infiltrarsi silenziosamente e a consolidarsi nella capitale e nel Lazio senza generare particolare tensione. I clan sono gia’ presenti nel territorio con investimenti immobiliari, commerciali e finanziari’ ”.
Insomma, ”il fenomeno e’ grave ed e’ necessario contrastarlo efficacemente e con tempestivita’. Bisogna agire in modo unitario: forze politiche, societa’ civile, associazioni e parti sociali devono contribuire con impegno e serieta’ affinche’ si adottino tutte le misure necessarie a sconfiggere la criminalita’ organizzata, il suo radicamento e il tentativo di espansione, a Roma. Solo cosi’ si puo’ aiutare fattivamente il lavoro prezioso che stanno svolgendo le forze dell’ordine. Da questo punto di vista appare importante l’ulteriore impegno assunto dal nuovo ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri”.