”Sono convinto che la politica abbia il compito di contribuire a costruire uno spazio pubblico, al cui interno si muovano liberamente le Chiese cristiane, le altre confessioni religiose, le culture di differente orientamento. Non si deve avere paura di una presenza pubblica delle religioni, in un quadro di pluralismo e all’interno delle regole dello Stato di diritto”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti al convegno promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche: ‘Il protestantesimo nell’Italia di oggi. Vocazione, testimonianza, presenza’.
”La Costituzione italiana – ha aggiunto Chiti – non prescrive una rigida separazione, ma piuttosto un sistema incentrato sull’autonomia tra Stato e Chiese. E non si limita a registrare un giusto ordinamento per le reciproche relazioni, ma impegna lo Stato a promuovere le condizioni per la libera espressione delle fedi religiose.
La Costituzione prescrive anche che tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere di fronte alla legge. In questa legislatura e’ stata approvata, grazie anche alla forte iniziativa del Pd, la modifica delle precedenti disposizioni dell’intesa con i Valdesi sull’otto per mille, nonche’, al Senato, la modifica dell’intesa con i Battisti, ora in dirittura finale alla Camera. Le nuove intese con Ortodossi, Battisti e Mormoni dovrebbero tornare al Senato per l’approvazione finale.
Dobbiamo continuare a impegnarci – ha concluso Chiti – anche su ulteriori intese con le confessioni ancora non coinvolte e poi su di una legge generale sulla liberta’ religiosa, che abroghi quella sui culti risalente al periodo fascista”.