“L’Italia ha le potenzialita’ per superare la crisi e per riprendere il cammino verso il futuro. Le condizioni sono: la serieta’ e l’autorevolezza di chi governa, misurarsi sui temi chiave per il paese, dire la verita’ sul fatto che il debito – non solo il deficit annuale – deve essere annullato con scadenze precise. Non ci possiamo permettere di pagare 80mld all’anno di interessi”.
Lo ha dichiarato il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel corso del suo intervento a Roma alla tavola rotonda ‘Dalla caduta del muro di Berlino alla societa’ globale: quale politica per il lavoro nel nuovo millennio’, nell’ambito del seminario ‘A 30 anni dall’Enciclica Laborem Exercens: il lavoro umano nell’era della globalizzazione’.
“Si deve partire da chi ha di piu’ – sostiene Chiti – e quindi sono prioritarie questioni come la patrimoniale, da introdurre stabilmente, la lotta all’evasione fiscale, la riforma del fisco, la vendita di immobili dello Stato. E una parte delle risorse deve essere destinata allo sviluppo sostenibile e alle giovani generazioni.
Per questi motivi – sottolinea il vice presidente – sbandierare la norma sui licenziamenti come la panacea di tutti i mali, creando divisione tra giovani e anziani, lavoratori del settore pubblico e del privato e’ irresponsabile”.