“In Francia si sono svolte con straordinaria partecipazione le primarie per il candidato socialista alle elezioni presidenziali del prossimo anno.
Non si puo’ fare a meno di ricordare che esattamente cinque anni fa, il 16 ottobre del 2005, ci fu in Italia la prima esperienza di primarie in Europa per la scelta del Presidente del Consiglio”.
E’ quanto afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.
“Ricordo ancora – prosegue Chiti -, essendo stato responsabile delle primarie dell’Unione, quella straordinaria giornata che vide oltre 4 milioni di cittadini andare a votare e Romano Prodi ottenere una grande affermazione.
Riflettere su quell’appuntamento e’ utile anche perche’ contribuisce a sbarazzarci di luoghi comuni, come quelli che la politica italiana e’ sempre in retroguardia. I progressisti italiani costruirono un’esperienza che ha saputo fare scuola. Certo, bisogna riconoscere che in Francia le primarie hanno avuto uno svolgimento piu’ corretto perche’ si e’ stabilito che se nessun candidato avesse superato al primo turno il 50 per cento dei consensi, si sarebbe proceduto – cosi come e’ stato – ad un secondo turno tra i primi due.
E’ a mio giudizio un’impostazione giusta. In quella prima esperienza del 2005, Prodi supero’ abbondantemente il 70% dei consensi. Del resto, qualcosa che va in quella direzione si realizza gia’ per l’elezione del segretario nazionale del Pd: dopo il voto degli iscritti partecipano alle primarie aperte i candidati che hanno superato una percentuale di voto”.