“Pensare in questi giorni alla figura e all’opera di Giovanni Spadolini puo’ indurci a sentimenti di nostalgia acritica nei confronti degli anni della Prima Repubblica: puo’ essere comprensibile, ma non sarebbe un atteggiamento giusto. Non solo perche’ la prima fase di vita della nostra Repubblica non fu solo splendore, ma anche perche’ la seconda fase di vita della Repubblica non e’ mai realmente nata come ordinamenti giuridici e delle istituzioni”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, aprendo a Firenze la giornata di studi dedicata a ”Giovanni Spadolini storico del Risorgimento e dell’Italia unita’ ”, nell’ambito delle iniziative promosse per i 150 anni dell’unita’ nazionale.
“Noi – ha proseguito Chiti – viviamo piuttosto ancora anni di declino e di consunzione di quella prima fase repubblicana con istituzioni non rinnovate, con una legge elettorale che espropria i cittadini della responsabilita’ di scegliere i loro rappresentanti in Parlamento, con uno spirito pubblico impoverito, con il rischio addirittura che venga scalfita la stessa Costituzione, vero fondamento dell’Italia, della nostra convivenza civile, del nostro essere partecipi, anzi protagonisti della costruzione della democrazia sovranazionale europea.
In questo preciso contesto, a mio giudizio, e’ giusto e importante riflettere sulla lezione di Spadolini: non solo sulla sua esperienza politica, ad esempio sulle riforme realizzate e su quelle definite necessarie, ma sulle quali da circa tre decenni non si riesce concretamente a procedere; ma al tempo stesso, e prima ancora, sulla sua idea dell’Italia, sulla sua concezione della vita politica, delle istituzioni della Repubblica.
In Spadolini c’e’ in massimo grado quell’intreccio tra cultura e impegno politico che, non ovviamente a questi stessi livelli di eccellenza, esisteva nelle classi politiche dirigenti – fossero di maggioranza o di opposizione – come criterio di formazione e poi selettivo per gli incarichi di piu’ alta responsabilita’ nelle istituzioni e negli stessi partiti”.