”La modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori e’ inaccettabile nel merito e nel metodo. Abbiamo bisogno di uscire dalla crisi, avviare uno sviluppo nuovo e sostenibile, ridare centralita’ all’etica pubblica e al rispetto per la dignita’ della persona. Colpire i diritti dei lavoratori attraverso la conversione di un decreto legge e dividere il paese significa andare nella direzione diametralmente opposta, quella che porta al baratro”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti durante la manifestazione della Cgil in corso a Roma.
”La manovra del governo – aggiunge Chiti –  e’ ingiusta. E’ forte la necessita’ che si sviluppi in tutto il paese un’azione ampia e unitaria per cambiarla radicalmente. La proposta alternativa del Pd garantisce un provvedimento piu’ equo ed efficace.
Altrettanto grave e’ il tentativo messo in atto dalla destra di isolare la Cgil. Un tentativo che non e’ riuscito, come dimostrano la partecipazione alle manifestazioni e le critiche di ampi e importanti settori di Cisl e Uil contro lo ”scippo” dello Statuto dei diritti dei lavoratori. La divisione del mondo del lavoro rappresenta un aspetto di debolezza per tutto il sistema Paese.”
”L’Italia – conclude Chiti – per uscire dalla crisi ha bisogno di un nuovo governo e dell’unita’ del mondo dei lavori”

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