“In questo momento il Parlamento ha bisogno di una sollecitazione positiva, diciamo di una sorta di sveglia”. Ilvice presidente del Senato, Vannino Chiti sintetizza cosi’, in una intervista a Radio Vaticana, la sua decisione di firmare per il referendum per abrogare l’attuale legge, il ‘Porcellum’, ripristinando la legge Mattarella. A giudizio dell’esponente Pd “bisogna ad ogni costo superare l’attuale legge elettorale. La raccolta delle 500mila firme per avere il referendum serve per sollecitare il Parlamento ad affrontare il tema della legge elettorale. Credo che questa sarebbe la strada pu’ giusta”. In ogni caso, puntualizza il Senatore, “anche se rimanesse, se il Parlamento non fosse in grado di procedere, la legge Mattarella e’ incomparabilmente migliore e preferibile al Porcellum perche’ almeno in quella c’e’ un rapporto diretto tra candidati e cittadini, e poi tra eletti e cittadini, che e’ uno dei punti decisivi di una democrazia che funzioni”. Insomma, insiste Chiti, il referendum e’ una “sollecitazione: io preferisco che sia il Parlamento a fare le leggi elettorali. Ma i cittadini italiani non ne possono piu’ di votare per liste bloccate dei partiti, non conoscono neppure i parlamentari che hanno eletto. Dobbiamo fare in modo che il Parlamento avverta questa come un urgenza altrimenti si rischia una separazione tra chi e’ impegnato in politica e i cittadini che invece in democrazia sono i sovrani”.
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