“Siamo qui stamani per rendere onore a David Tobini caporal maggiore in forza al 183/mo reggimento Nembo: il nostro 41/mo caduto in Afghanistan.
Siamo qui per augurare il pieno ristabilimento dei due feriti, il caporal maggiore capo Francesco Arena e il caporal maggiore scelto Simone D’Orazio, siamo qui per dire a voi, alle famiglie colpite da questi tremendi lutti da un dolore grande per la perdita di figli tanto giovani, rispetto a cui non ci sono parole adeguate, che non vogliamo dimenticare questi sacrifici; che l’Italia non dimentica e non dimentichera’. Non dimentichiamo nessuno e riguardo alla Nembo non ci scordiamo del caporale Massimiliano Randino ucciso con altri 5 para’ della Folgore il 17 settembre di due anni fa.
Sappiamo che l’Italia e la comunita’ internazionale stanno chiedendo ai soldati della coalizione impegnati in Afghanistan un duro e rischioso impegno.
Assicurare la pace, sconfiggere il terrorismo, proteggere la sicurezza della vita nei nostri paesi, aiutare l’Afghanistan a costruire stabilita’, democrazia, a camminare con le sue gambe, a un prezzo anche duro; richiede dei sacrifici e a volte la stessa perdita della vita. Ma senza questo impegno a prevalere
sarebbero la barbarie, il terrore, la violenza, il disprezzo dello stesso valore della vita umana. Per questo siamo qui a dirvi che l’Italia – come Pistoia – vi e’ vicina,
e’ vicina alle vostre famiglie, vi  vuole bene. Vi ringrazia in modo non formale. Si stringe attorno a voi con semplicita’ e affetto. Da voi viene una lezione che vale per il nostro Paese e per l’Europa, oltre le vicende stesse di una campagna per riportare e rendere sicura la pace.
I diritti sono inseparabili dai doveri; la liberta’ non vive se in ognuno di noi non si accompagna alla responsabilita’. Niente di positivo, che abbia una durata nel
tempo, che non sia effimero, si costruisce senza l’impegno e il sacrificio. Non riusciremo dalla stessa crisi che colpisce in questi anni l’Italia e l’Europa se non
realizzeremo un futuro più giusto e migliore, senza rimboccarci le maniche, senza impegnarci con serieta’. Impegno, competenza, senso del dovere: e’ quello che ci serve che a volte manca, che voi ci trasmettete.
Adesso una considerazione di tipo politico. E’ legittimo discutere, avere differenti valutazioni sulla opportunita’ di partecipare ad una missione internazionale, nel momento in cui viene decisa. Ma, quando la decisione e’ stata presa, e’ irresponsabile pensare ad uscirne in modo unilaterale, senza tener conto dei sacrifici gia’ pagati, della responsabilita’ verso gli altri paesi impegnati insieme a noi, della necessità di raggiungere gli obiettivi fissati. Cio’ non sarebbe degno di un grande paese come e’ l’Italia. Una volta che i nostri soldati sono stati inviati in missioni internazionali di pace, sulla base dei valori presenti nella nostra costituzione – prosegue Chiti – non e’ responsabile mettere in forze il rifinanziamento di quelle operazioni.
In queste scelte infatti quello che e’ in gioco e’ il sostegno e la sicurezza dei nostri soldati. Il Senato con amplissimo schieramento ha votato nei giorni scorsi il sostegno e il rifinanziamento alle missioni che ci vedono impegnati nel mondo, i prossimi giorni lo fara’ anche la Camera dei Deputati. E’ questo il dovere e la serieta’ di una politica, che voglia corrispondere non solo all’impegno e ai rischi che affrontano i nostri militari, ma all’affetto grande che nel nostro popolo si e’ manifestato ed esiste verso chiunque e’ impegnato nelle missioni internazionali”.

Cosi’ il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, durante la cerimonia svoltasi questa mattina nella sede del 183/mo Reggimento paracadutisti “Nembo”, dove e’ stata deposta una corona in memoria di David Tobini, il caporal maggiore caduto in seguito allo scontro a fuoco in Afghanistan di lunedi’ scorso a Bala Murghab.
Presenti insieme al vice presidente, il prefetto della provincia di Pistoia, Mauro Lubatti, il sindaco di Pistoia, Renzo Berti, la presidente della Provincia, Federica Fratoni, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, l’onorevole Lido Scarpetti, le associazioni combattentistiche.