”Esprimo una forte condivisione per la scelta di attribuire al Marocco lo status di ‘partner della democrazia’. E’ una decisione importante e giusta: si tratta del primo paese che ottiene questo riconoscimento”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti, intervenendo a Strasburgo alla sessione estiva dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in merito allo status riconosciuto dall’Assemblea al paese nordafricano. Lo status viene attribuito ai paesi collocati al di fuori dell’Europa che intendono adottare la Convenzione dei Diritti dell’Uomo come principio sociale.
”In questi giorni – ha proseguito Chiti – il Re del Marocco ha annunciato rilevanti modifiche costituzionali, che si muovono sulla strada di una piu’ compiuta realizzazione dello stato di diritto. Saranno i cittadini del Marocco a decidere su di esse con un referendum. E’ una tappa importante: non tuttavia il traguardo finale. Nella riva sud del Mediterraneo si sta vivendo una ‘primavera’ , cosi’ sono state definite le rivoluzioni nel mondo arabo che hanno avanzato obiettivi di giustizia sociale e di liberta’ democratiche. Niente e’ scontato riguardo al loro esito finale. Noi non possiamo pero’ limitarci a fare previsioni sul loro maggiore o minore successo. Dobbiamo impegnarci perche’ in quei paesi si affermino liberta’, democrazia, diritti umani”.
”Il fondamentalismo religioso, l’uso della violenza si sconfiggono nella democrazia e con la democrazia: affermando la dignita’ di ogni persona, uno sviluppo giusto per ogni popolo, sostenibile e duraturo, cioe’ rispettoso del nostro pianeta”.