”Nel momento in cui il Brasile ha deciso la non estradizione e la liberazione di Cesare Battisti – condannato per partecipazione a omicidi e attivita’ terroristiche contro l’Italia – mi sento prima di tutto vicino alle vittime dei suoi crimini e a tutti quelli che sono stati colpiti dalla violenza del terrorismo. Esprimo amarezza e stupore per la decisione del Brasile, in controtendenza rispetto ai nostri rapporti di amicizia e reciprocita’ . Mi chiedo, senza voler aprire nuove polemiche, se la delegittimazione continua della magistratura nel nostro paese non abbia potuto contribuire alla decisione negativa e inaccettabile delle autorita’ brasiliane”.
Lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.