Ore 10.55 – “L’assassinio di Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse fu uno dei momenti piu’ oscuri della vita della nostra Repubblica. Niente fu piu’ come prima. Il terrorismo oltrepassava ogni limite e sferrava un colpo al cuore della democrazia, ma questo attacco conteneva in se’ il germe della sua stessa sconfitta”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel 33/mo anniversario del ritrovamento del corpo del presidente della Democrazia Cristiana
“La figura di Moro – sottolinea Chiti – resta per noi un cardine, un punto di riferimento vivo e attuale. Ci indico’, precorrendo i tempi e sfidando le idee conservatrici, un cammino da seguire per realizzare un’Italia pienamente democratica e giustamente collocata in Europa e in ambito internazionale. Il suo esempio, le sue riflessioni e i suoi scritti ci guidano ancora oggi”.
Il vice presidente Chiti ha voluto anche sottolineare come il 9 maggio sia “giustamente divenuto una data simbolo, ‘Giorno della memoria’ dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi in Italia e nel mondo. E’ doveroso raccogliere la sollecitazione del presidente Napolitano, che quest’anno ha voluto dedicare il 9 maggio ai magistrati uccisi dal terrorismo: ai servitori dello Stato deve giungere ogni giorno il nostro riconoscimento per l’irrinunciabile lavoro a difesa della giustizia e della legalita’. Trovo significativa – conclude Chiti – la scelta del Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, di far esporre fuori dal Palazzo di Giustizia le foto di tre uomini, due magistrati e un avvocato, vittime della furia omicida di chi vuole il male dell’Italia”.