Ore 18.08 – “Accogliamo con soddisfazione il ripensamento del governo sul nucleare. Constatiamo pero’, ancora una volta, che questa destra non governa”.
Lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato e esponente del Pd, che aggiunge: ”di fronte ai nostri primi appelli per una pausa di riflessione, dal governo erano giunte risposte arroganti e superficiali: si diceva che non si doveva mettere in discussione la politica sul nucleare per una reazione emotiva ai fatti del Giappone. Appena un paio di giorni dopo, il passo indietro, peraltro in ritardo rispetto a tanti altri paesi. Secondo esponenti del governo, di fronte ai sondaggi e agli umori degli italiani era il caso di fermarsi. Una domanda e’ d’obbligo: su quali basi solide si fondava la politica nucleare della destra? Per convincere i cittadini a condividere qualsiasi strategia, soprattutto quelle di particolare delicatezza, occorre un governo estremamente credibile, che porti argomenti seri. Questo ha dimostrato ancora una volta di non esserlo. Evidentemente i suoi unici argomenti sono quelli della propaganda”.
“Non vorremmo che questo stop del governo sia solo una tattica per distogliere l’attenzione dal referendum e farlo fallire”.
“Mi auguro – conclude Chiti – che i cittadini e le forze sociali garantiscano una grande adesione alla consultazione popolare sul piano nucleare che e’ approssimativo e ideologico: non si occupa della questione della dipendenza tecnologica e delle condizioni di sicurezza, non affronta in maniera adeguata il problema dei costi”.