Piano approssimativo
Ore 18.10 – “Le scelte difficili e delicate – e quella del nucleare e’ una di queste – devono essere proposte da una classe politica affidabile e estremamente credibile di cui i cittadini si possano fidare ciecamente. Questa che sta governando il nostro paese non lo e’ “.
E’ quanto dichiara il vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio Vannino Chiti, che puntualizza: “il programma sul nucleare del governo Berlusconi e’ approssimativo, dilettantistico e ideologico: non si occupa della questione della dipendenza tecnologica e delle condizioni di sicurezza, non affronta in maniera adeguata il problema dei costi.
Il nostro ‘No’ al piano del governo – prosegue Chiti – non ha nulla di ideologico. Il problema e’ che la produzione di energia nucleare presenta ancora grossi rischi dal punto di vista della sicurezza, che riguardano la gestione degli impianti, delle scorie e il pericolo concreto di incidenti. L’esempio di quanto sta accadendo in Giappone dovrebbe esortarci a riflettere”.
Conclude Chiti: “la politica energetica di un paese che vuole crescere in maniera responsabile, attraverso programmi seri e coerenti nel tempo, non puo’ essere miope: deve pensare al bene di chi viene dopo di noi e deve ricercare la diversificazione delle fonti, basandosi sull’analisi dei dati, sui risultati della ricerca, sulla misura dei costi e dei benefici”.