Ore 17.41 – “Senza l’Unita’ d’Italia il federalismo sarebbe una cosa astratta. L’atteggiamento provocatorio e vergognoso della Lega, che diserta i momenti celebrativi in alcuni consigli regionali  e persino nel plenum del Csm, non e’ in  sintonia con il sentimento della stragrande maggioranza degli italiani. Cio’ dimostra il fatto che piu’ che a una vera riforma federale, la Lega sembra interessata a una operazione propagandistica volta a nascondere il fallimento della sua presenza nel governo.
Come ha giustamente sottolineato ieri il Presidente Napolitano, l’identita’ storica e culturale della Nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie. Il federalismo deve delinearsi come una riforma che accresce democrazia ed efficienza delle istituzioni, le avvicina ai cittadini, rende l’Italia più unita, giusta e moderna.
Il 150/mo e’ una festa che guarda al futuro. E’ l’occasione per riscoprire valori comuni, una memoria condivisa: le nostre radici affondano nel Risorgimento e nella Resistenza”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti che oggi ha partecipato a Pistoia al dialogo di apertura della “Notte tricolore” insieme al Prof. Michele Ciliberto, della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il dialogo verteva su “I Valori del Risorgimento e dell’Unita’ d’Italia” e uno spazio era riservato alle domande degli studenti degli Istituti superiori pistoiesi.
Nel corso del dibattito Chiti ha affrontato anche il tema dei giovani, sia ‘vecchi’ che ‘nuovi’ italiani: “Il nostro non e’ un ‘Paese per giovani’. Purtroppo sono ancora tanti i ragazzi e le ragazze costretti a ‘fuggire’ all’estero per poter realizzare le loro aspirazioni di lavoro. Al tempo stesso, come gli altri paesi europei, stiamo diventando sempre piu’ terra d’immigrazione. Sono dunque essenziali l’accoglienza e l’integrazione.
La novita’ di questi ultimi anni – ha sottolineato Chiti – e’ la forte presenza in Italia di bambini e ragazzi, nati da genitori extracomunitari. Vivono qui ma giuridicamente sono ancora stranieri. E’ una condizione che li relega in uno stato di inferiorita’, alla quale dobbiamo porre rimedio”.