Ore 11.24 – “Nel 33/mo anniversario della strage di via Fani, giorno del rapimento di Aldo Moro, il mio commosso ricordo va ai cinque uomini della scorta, uccisi per aver difeso la vita del presidente – i carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci e i poliziotti Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi – e ai familiari, colpiti negli affetti piu’ cari”.
E’ quanto afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato della Repubblica.
“I lunghi anni trascorsi – prosegue Chiti – non hanno cancellato il dolore di quel momento che diede inizio ai terribili 55 giorni del sequestro culminati con l’uccisione del presidente della Dc.
Con l’ assassinio di Moro l’Italia non fu piu’ la stessa. Aldo Moro era un grande statista, uomo di pace e di dialogo, con lo sguardo aperto e libero, un grande rispetto per lo Stato e le Istituzioni, e una speciale attenzione per giovani, speranza del futuro.
E’ nostro dovere – conclude Chiti – raccogliere la sua eredita’. I valori da lui professati, a prezzo della vita, le scelte operate, sempre con coerenza, la sua fede nel cristianesimo, vissuto laicamente, lo hanno reso uno dei simboli piu’ significativi del primo periodo repubblicano”.