Ore 17.11 – “E’ doveroso ribadirlo: desta preoccupazione il livello di infiltrazione mafiosa a Roma e del Lazio. Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di quanto sia reale questa forma di inquinamento dell’economia: ammonta a ben 100 milioni di euro l’entita’ dei beni sequestrati nella regione a un’organizzazione camorristica dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli. Questi numeri dimostrano che l’economia illegale si mescola a quella legale avvelenando la vita democratica. Alla Dia di Napoli va il nostro ringraziamento per l’importante risultato ottenuto”.
Lo dichiara Vannino Chiti, vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio.
“E’ di pochi giorni fa – prosegue Chiti – la denuncia della Direzione Nazionale Antimafia in cui si sottolinea il fatto che nella Capitale le mafie sono presenti con investimenti immobiliari, commerciali e finanziari in cui riciclano i proventi illeciti. La Dna mette in luce anche un aspetto particolare che rende fertile il terreno per l’infiltrazione criminale nell’economia e nella societa’: Roma e il Lazio sono territori non caratterizzati da quelle forme di allarme sociale tipiche di altre realta’.
E’ proprio su questo aspetto – conclude Chiti – che le istituzioni, le forze politiche, le parti sociali e le categorie economiche devono impegnarsi – tutte insieme e con unita’ d’intenti – affinche’ una maggiore consapevolezza del pericolo possa supportare adeguatamente l’azione di repressione delle forze di polizia e della magistratura. Una sottovalutazione sarebbe imperdonabile, bisogna vigilare in tutti gli ambiti sensibili, mantenere un rigore assoluto per contrastare ogni tentativo di infiltrazione”.