Ore 16.59 – “Ora basta. Stiamo assistendo al massacro della cultura in Italia e Roma rischia di pagare il prezzo piu’ alto”.
E’ il commento di Vannino Chiti, vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, all’ulteriore taglio di 27 milioni di euro del governo al Fondo unico per lo spettacolo. Secondo Chiti e’ “la conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la maggioranza non ha nessun interesse per l’industria culturale del nostro Paese. Anziche’ operare tagli autolesionisti, bisogna varare norme che rafforzino l’industria cinematografica, affrontare il problema della conservazione e della valorizzazione dei siti archeologici, molti dei quali si trovano in condizioni di preoccupante degrado proprio per le mancanze di questo governo”.
“Sono molto gravi – prosegue Chiti – le responsabilita’ del ministro Tremonti, ma anche il ministro Bomdi non puo’ cavarsela affermando di essere ‘sgomento e interdetto’ davanti alla rovina di una delle eccellenze del nostro Paese. E’ ora che ne risponda in prima persona, che si assuma le proprie responsabilita’ davanti a uno sfascio che e’ sotto gli occhi di tutti. Qualsiasi iniziativa e’ necessaria per salvare l’industria culturale italiana. Buona la proposta di Nicola Zingaretti di convocare un vertice tra le istituzioni per verificare lo stato dell’arte e della cultura. Non possiamo piu’ aspettare.
Investire in cultura – conclude il vice presidente del Senato – significa riattivare settori decisivi per la crescita e per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese”.