”Trovo non soltanto avvilente ma politicamente e culturalmente grave il dibattito che si e’ aperto in questi giorni – sia da parte di Confindustria sia da parte di esponenti di governo – sulla festa nazionale del 17 marzo in occasione della ricorrenza del 150° dell’ Unita’ d’Italia”.
E’ quanto afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Sono – aggiunge Chiti – assolutamente d’accordo con il Presidente Ciampi: un paese che finge di risparmiare risorse e di aumentare la sua competitivita’ ignorando le ragioni di una festa nel giorno nel quale ricorre ‘il compleanno del suo essere nazione unita’, rinuncia ad avere un futuro degno. E’ pretestuoso il fatto che si invochi la necessita’ di assicurare la produttivita’ proprio nell’anno in cui tutte le festività coincidano con i fine settimana.
C’e’ – e lo sappiamo – chi combatte l’unita’ d’Italia con mezzi espliciti e surrettizi, ma la cosa ben piu’ grave e’ l’atteggiamento di quanti fanno finta di non accorgersene. Non vedere e non sentire possono accompagnare atteggiamenti di ipocrisia e cinismo politico, ma non ci fanno compiere nessun passo avanti nell’impegno per rafforzare la coesione e l’Unita’ dell’Italia, il suo ruolo nell’Unione Europea”.
Insomma, conclude Chiti ”e’ troppo attendersi almeno su questo una parola esplicita e chiara da parte del governo, anche se in tutt’altre faccende affaccendato?”