Ore 19.35 – “In merito alle pensioni minime ridotte all’osso dai conguagli fiscali del 2010, e’ doveroso precisare che noi abbiamo contestato all’Inps non il fatto di non cambiare le norme – abbiamo un minimo di conoscenze istituzionali – ma il fatto di non aver informato i cittadini anziani sulle loro situazioni particolari. Ad esempio, sulle conseguenze che scaturiscono dal percepimento della pensione di reversibilita’ in aggiunta a quella minima.
Da parte dello Stato e di ogni istituzione e’ doveroso avere come priorita’ l’attenzione verso la condizione dei ceti piu’ deboli”.
Lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.
“Il Partito Democratico – prosegue Chiti – per quanto ci riguarda, ha presentato nelle opportune sedi parlamentari diverse proposte volte a sostenere le fasce piu’ deboli della popolazione. Ad esempio, riteniamo necessario aumentare le pensioni minime, non sufficienti a portare avanti una vita dignitosa. Il direttore della sede Inps della Toscana ne sara’, spero, doverosamente informato. Essendo pero’ all’opposizione, non siamo nelle condizioni di determinare l’approvazione di queste proposte.
La realta’ e’ semplice – conclude Chiti – la pensionata di Pistoia e tante altre persone si trovano in una situazione incresciosa ed e’ nostro dovere, in quanto rappresentanti dei cittadini in Parlamento, intervenire per sollevare il problema e, per quanto possiamo, contribuire a risolverlo”.