Non intendo entrare nel merito delle ultime vicende giudiziarie che coinvolgono il Presidente del Consiglio. Ciò che mi preme sottolineare è il discredito per il nostro Paese che esse producono. Per questo sono indispensabili senso delle istituzioni, trasparenza, rigore e responsabilità. Berlusconi deve chiarire sul piano politico, di fronte all’opinione pubblica e ai magistrati quanto gli viene addebitato. Chiarire significa spiegare, dar conto, dimostrare, non inventarsi congiure, aggredire i magistrati, sottrarsi al confronto nelle sedi proprie. Il premier non può limitarsi ad un galleggiamento. Lo ripeto: ha il dovere di dimostrare che le gravissime accuse sono prive di fondamento. Un uomo pubblico deve rispondere di ogni suo comportamento.Il voto dei cittadini non rappresenta una delega in bianco, ma una investitura per governare: è sottoposta a controllo e verifica. Soprattutto dietro la governabilità non si possono nascondere comportamenti non legali o anche semplicemente non consoni alle funzioni che si ricoprono. Concussione e sfruttamento della prostituzione minorile sono reati gravi.
All’aspetto giudiziario se ne aggiunge un altro di natura politica: chi ricopre un incarico istituzionale, addirittura quello di capo del governo, è tenuto a rispettare i principi dell’etica. Non può rivendicare una netta separazione tra la propria vita pubblica e quella privata, né può condurre quest’ultima in modo da suscitare sconcerto e sgomento. Deve essere d’esempio nei confronti dei cittadini.
C’è il rischio che queste vicende provochino nuovi scontri istituzionali e che allontanino l’attenzione e l’impegno nei confronti di problemi fondamentali per il futuro dell’Italia. Il nostro Paese non può permettersi di vivere una fase di immobilismo dell’azione di governo e di quella legislativa. Il lavoro, il potere d’acquisto di stipendi e pensioni, il risanamento del debito pubblico e lo sviluppo, la scuola e l’università: sono questi i temi di cui deve occuparsi la politica. Se Berlusconi non è in grado di rispondere ai giudici e ai cittadini, dimostrando l’infondatezza delle accuse che lo riguardano, allora non potrà non trarne le conseguenze e rassegnare le dimissioni. Un’altra via, oltre a queste due, non esiste, se si ha a cuore l’Italia.
Egregio On. Chiti,
condivido perfettamente le considerazioni e mi permetto di aggiungere che il presidente del consiglio (con le iniziali minuscole) ha, in più occasioni, ricordato agli Italiani che i giudici non solo devono essere imparziali, ma devono anche apparire tali con la loro condotta nella vita privata. Come i magistrati devono rispettare la deontologia così il presidente, e soprattutto lui, che davanti al capo dello stato, per ben tre volte, ha giurato fedeltà alla Costituzione che comprende l’art. 54 ha il dovere di rispettare quelle norme sulle quali ha prestato solenne giuramento. Bene ha fatto il segretario Bersani a ricordarglielo, ma, secondo me, non basta e bisogna essere consequenziali con la presentazione in Parlamento o/e alla Corte Costituzionale di denuncia di spergiuro. Non conoscono i tecnicismi procedurali, ma una cosa è chiara costui è incompatibile con questa Costituzione fate qualcosa di forte e di concreto affinché gli ITALIANI ricomincino a riveder la luce della legalità che spazza via il buio della “Seconda Notte della Repubblica”. Cordialmente saluto
Al voto al voto! ma perché non andiamo a votare e vediamo se riusciamo a umiliarlo? berlusconi si appella al popolo? giustifica tutto col popolo? e proviamo a sconfiggerlo, così il popolo l’ha mandato a quel paese
Siamo a uno dei punti più bassi, non della politica. Siamo proprio al collasso dell’insieme di valori, principi, eitca, regole…e ho paura che sia in corso una lobotomizzazione collettiva per cui non ci rendiamo conto del regresso. O qualcuno trascina tanti di noi verso una riscossa epocale oppure la vedo bruttissima
Lerner premier!
Io non mi do pace: berlusconi ha messo in campo un esercito di mentitori che in tutte le trasmissioni raccontano la bella favoletta negando l’evidenza delle intercettazioni. Oggi sono uscite altre prove evidenti. ma come si fa a non detestarli?
marta, sono semplicemente dei farabutti patentati, semplice. ma io non me la prendo con prestigiatore, bensì con chi gli va dietro da anni
Caro Salvatore, il comportamento del Presidente del Consiglio rispetto ai magistrati è una grave anomalia e viola i principi della nostra democrazia e della nostra Costituzione. Predicare bene – peraltro molto di rado a fronte di continui attacchi violenti – e razzolare male è un vizio antico di Silvio Berlusconi, che non perde occasione per delegittimare la magistratura. Questo atteggiamento è inaccettabile, dal momento che pone in essere un conflitto tra istituzioni: si tratta del capo del governo che va contro il potere giudiziario, indipendente come lo sono quello esecutivo e quello legislativo.
Lei ha ragione: con questo atteggiamento Berlusconi si pone in posizione di incompatibilità con la Costituzione su cui ha giurato. Da parte nostra è stata messa in campo l’iniziativa forte che Lei giustamente richiede: in tante piazze e nei circoli territoriali del partito è possibile mettere la propria firma per una grande campagna che chiede a Silvio Berlusconi di lasciare la guida del paese, non solo per le recenti vicende giudiziarie che lo riguardano ma per essere il primo responsabile del fallimento di questo governo che se ne frega degli italiani e dei loro problemi.
Caro Francesco, le elezioni sono una strada possibile per uscire da questa situazione insostenibile. Io continuo a ritenere che la soluzione migliore sia una fase di transizione in cui si formi un governo di responsabilità nazionale che affronti le emergenze dei cittadini e faccia le riforme istituzionali necessarie a portare l’Italia fuori dalla eterna transizione iniziata alla nascita della cosiddetta seconda repubblica. Dopo si potrebbe andare a votare in condizioni di maggiore serenità, con un confronto leale fra le forze del centrodestra e quelle del centrosinistra.
Se ciò non sarà possibile è giusto ridare subito la parola agli elettori. Berlusconi ha fallito non mantenendo nessuna delle sue tante promesse e sono certo che gli italiani sia stufi e pronti a mandarlo a casa.
Cara Simona, effettivamente le vicende di questi giorni sono un colpo durissimo all’etica e all’insieme dei valori che legano la nostra società. Il regresso che abbiamo compiuto sul piano dei principi, su quello economico e sul fronte della coesione sociale sono sotto gli occhi di tutti. Per questo è necessario voltare pagina e aprire una nuova fase di riscatto collettivo. Questo è il progetto del Partito Democratico.
Caro Mauro, l’aggressione compiuta da Berlusconi ai danni del giornalista Gad Lerner è stato un atto vergognoso, la dimostrazione della concezione che il premier ha della libertà di critica, dell’autonomia del giornalismo e del rispetto dovuto nel confronto politico. Anche sul fronte dell’informazione l’Italia ha bisogno di tornare dentro il recinto di alcune regole fondamentali: indipendenza delle testate giornalistiche dalla politica, buona educazione e confronto civile tra le parti.
Cara Marta, dagli atti dell’inchiesta emerge un quadro estremamente preoccupante di fronte al quale è difficile credere che si tratti di montature o equivoci, come sostengono alcuni. Anche per questo motivo Berlusconi ha il dovere di spiegare ai magistrati e ai cittadini. Sul piano giudiziario aspettiamo con fiducia che la magistratura faccia il suo lavoro. Sul piano politico non possiamo accettare che le nostre istituzioni siano esposte a certi pericoli e a tanto discredito.
Caro Carmelo, io penso che gli italiani siano stanchi di essere presi in giro da una destra che aveva promesso grandi riforme e invece ha solo peggiorato la condizione di milioni di cittadini. É ora di unire le forze per risollevarci e tornare ad essere un paese intraprendente e ricco di valori.