C’è una frase pronunciata da Vannino Chiti  – vicepresidente del Senato, commissario del Pd del Lazio — che va al d là della pura polemica politica, del gioco facile facile dell’opposizione contro il sindaco: «La verità è che Alemanno da ministro dell’Agricoltura aveva fatto bene, aveva portato una ventata d’impegno, di dinamismo, di capacità di confronto. Per questo confesso di essere sorpreso dal livello mediocre espresso in questi due anni e mezzo di mandato: magari politicamente era possibile sperare in alcune difficoltà per Alemanno, ma una squadra di governo tanto insufficiente, ecco, non avrei proprio saputo immaginarla…». Detto ciò, Vannino Chiti non fa sconti: «il giudizio sugli ultimi due anni e mezzo di Roma, su questa amministrazione Alemanno, è pesante. Non credo che, in termini numerici, si possa assegnare più d un tre, di un quattro. Ovviamente a Chiti non basta il cambio di tutta la Giunta: «Alemanno vuole spostare l’attenzione sulla sua squadra di governo. Ma dimentica un particolare che certo non sfuggirà ai cittadini: è il sindaco che nomina gli assessori, tutti, dal primo all’ultimo. Insomma, anche se so bene quanto sia difficile dimettersi in questo Paese, credo che Alemanno farebbe bene a prendere atto del fallimento…».

L’idea dell’esponente del Pd sulla gestione della Capitale da parte di Alemanno si riassume in poche considerazioni: «Della de tra al governo della città si può dire che quando è andata bene non ha fatto danni, insomma gli unici segnali non negativi sono delle assenze…». Chiti non ha dubbi: «Mi si dica una cosa fatta bene da quest’amministrazione, una sola. Il traffico non è mai stato così asfissiante, di scandali ce ne sono sta ti uno dopo l’altro, la qualità della vita dei cittadini è peggiorata in maniera vertiginosa». Spiega, lui, che il fallimento di Alemanno rischia di produrre effetti devastanti per la città «Roma adesso si guarda i piedi, nient’altro. Questa destra ha ridotto la Capitale a metropoli chiusa su se stessa, senza un’idea per il futuro, senza un progetto. O c’è qualcuno che sa dirmi, in questi due anni e mezzo, quale sia stata l’idea di città costruita dal centrodestra?». Per Chiti, adesso, «il dramma è che il Pdl non è stato in grado di costruire neanche sinergie con il territorio. Non voglio dire l’Italia, della quale pure Roma è Capitale, ma anche con il Lazio Alemanno non è riuscito a creare ciò che era necessario, sinergie e sviluppo. Invece, ecco, ciò che oggi appare evidente è che né lui né gli uomini da lui scelti sono stati in grado di costruire alcunché. In alcuni casi si è scaduti nel ridicolo: come mangiare la pasta davanti a Parlamento, insieme con Bossi. Ma si può pensare di risolvere così i problemi di Roma?».
Alessandro Capponi