«Sono partito da Roma alle 15.30 di venerdì e sono arrivato a Pistoia alle 13.35 di sabato. Come tanti altri automobilisti sono rimasto bloccato sulla A1 per quasi 24 ore: ci avremmo messo di meno ad andare in Australia». Anche Vannino Chiti, vicepresidente del Senato per il Partito Democratico, è stato suo malgrado tra i protagonisti dell’odissea sull’autostrada del Sole nella notte tra venerdì e sabato. «C’erano donne che allattavano, bambini piccoli e molti anziani – ricorda -. Non è possibile che un paese si blocchi per 50 cm di neve, per di più largamente annunciata. Ma in Islanda cosa dovrebbero fare? Andare in letargo?».

Di chi sono le colpe?
Della società autostrade e dell’Anas. È da due anni che come Pd chiediamo una commissione d’inchiesta sulla gestione della rete autostradale. Ci sono ritardi nella manutenzione e nella gestione informatica della viabilità. Si figuri che alla radio consigliavano di spostarsi sull’Adriatica per arrivare a Firenze, passando di nuovo da Roma…

Il ministro dei Trasporti ha già chiesto un incontro con i vertici di entrambe le aziende.
Mi fa piacere, ma lo invito soprattutto ad ascoltare i tanti automobilisti che come me sono rimasti intrappolati la scorsa notte. Questa volta deve arrivare un messaggio chiaro. Qualcuno deve prendersi le responsabilità di quello che è successo e pagare per gli errori che sono stati commessi.

Cosa non ha funzionato?
I cartelli in entrata non hanno avvisato gli automobilisti che la strada era bloccata. Si leggeva a mala pena di code a tratti. Ai caselli sono state fatte passare autovetture senta catene a bordo, quando già la situazione era drammatica.

Che misure bisogna prendere?

Innanzitutto chi ha sbagliato deve pagare. E poi bisogna introdurre le catene a bordo d’inverno, multando chi ne è sprovvisto.

Il capo della Protezione civile ha detto che gli italiani hanno sottovalutato le allerte.
Qualcuno potrà aver pure sottovalutato il rischio, ma perché ai caselli nessuno è stato fermato mentre la coda iniziava a formarsi? Da mezzanotte alle 11 del mattino siamo rimasti fermi in un punto dell’autostrada. Perché non c’era neanche un mezzo spargisale lungo il tratto autostradale?

E gli aiuti?
Un grazie va alla polizia stradale, ma soprattutto ad alcuni militari in congedo che si sono adoperati da soli per portare viveri agli automobilisti.

Alessandro Da Rold