Ore 16.12 – (Adnkronos) – Roma – ‘Il Pd non e’ la casa dei moderati come dice Fioroni, e’ la casa dei riformisti e dei progressisti, che deve certamente saper fare i conti e conquistare anche i moderati’.
Vannino Chiti, senatore del Pd, non ha dubbi: ‘Ora il partito deve definire le sue proposte programmatiche fondamentali e indicare le sue priorita’ su cui si costruiscono le alleanze di governo. Abbiamo iniziato a farlo sul fronte della riforma fiscale e del lavoro: dobbiamo continuare su questa strada’. Chiti concorda con Pierluigi Bersani: ‘Anche se oggi le condizioni sono piu’ difficili dopo la fiducia al governo Berlusconi, bisogna lavorare con l’obiettivo di un governo per una fase di transizione e di responsabilita’ democratica e nazionale’.

‘Questo -spiega all’ADNKRONOS- e’ un obiettivo che unisce il Pd. E anche il terzo polo condivide la ricerca di questo scopo’. Ma attenzione: i Democratici devono considerare questo obiettivo ‘come una condizione necessaria per dare alla seconda repubblica le gambe istituzionali e normative che ancora oggi non ci sono. Occorre, infatti, riformare le istituzioni e la legge elettorale. E queste riforme vanno fatte tutte insieme. Nello stesso tempo bisogna affrontare anche le riforme economiche e sociali’ per uscire dalla crisi economica.
Per Chiti non e’ il momento di chiedere le primarie: ‘Condivido le critiche di Letta a Vendola. Sono stupito: difronte ai problemi seri del Paese sembra che Vendola abbia solo un obiettivo in testa, quello di fare le primarie per individuare un candidato. Questo e’ un aspetto importante, ma non e’ quello assoluto’.
Chiti difende il bipolarismo: ‘Noi non dobbiamo abrogare il bipolarismo’, ma evitare che sia come adesso ‘una conflittualita’ permanente. Sarebbe un grave errore -avverte- se dessimo l’impressione di abrogarlo, perche’ i cirttadini italiani vogliono una democrazia che funzioni attraverso l’alternanza . In particolare serve la riforma elettorale, perche’ la gente vuole conoscere e decidere sulle maggioranze di governo’.
Il senatore del Pd insiste: ‘Non capisco proprio Vendola: ci sono emergenze tali che fanno affrontate subito e lui vuole le primarie. Non sta ne’ in cielo, ne’ in terra.Le primarie, l’ho scritto e detto da tempo, devono essere regolate e occorre riflettere sul come. Lo ripeto: non possono essere una pre-elezione tra partiti della stessa coalizione.’
‘Ora ci tocca affrontare le emergenze e il Partito democratico deve costruire le sue priorita’ programmatiche. In tutti i paesi europei e non solo, dove c’e’ un governo parlamentare, la guida del governo e’ del leader del partito piu’ grande della coalizione. Tutto qui’, conclude.