Ore 17.24 – “Lo scandalo Alitalia si ripropone con una nuova puntata: un altro duro colpo si abbatte sull’economia e l’occupazione della regione Lazio. La destra nel 2008 opero’ una strumentalizzazione ai danni della compagnia aerea e dei cittadini italiani. Per un mero interesse elettorale Berlusconi e la Lega fecero saltare l’accordo tra Alitalia e Air France, gia’ definito dal governo Prodi. Solo un anno dopo fu varato un nuovo, e peggiore, accordo con la stessa Air France, accollando pero’ i miliardi del debito ai cittadini italiani. Una vergogna che in un paese normale avrebbe costretto il governo ad andare a casa”.
Lo afferma Vannino Chiti, commisario del Pd Lazio e vice presidente del Senato.
“Adesso – prosegue Chiti – apprendiamo che la compagnia avrebbe in serbo un piano di esuberi che metterebbe a rischio il lavoro di mille dipendenti entro il giugno del 2011. A subire maggiormente le conseguenze negative sarebbe il Lazio, dal momento che il piano prevederebbe la cassa integrazione per circa 700 lavoratori operanti a Fiumicino. Ancora una volta le politiche sbagliate della destra sono pagate dai lavoratori e dai cittadini che pagano le tasse. Il Lazio vive gia’ una situazione difficile dal punto di vista dell’occupazione, come dimostrano i dati diffusi recentemente dall’Unione degli industriali romani: nel terzo trimestre 2010 – 7% nell’industria e – 2% nei servizi. Non possiamo accettare questo nuovo colpo.
Il governo – chiude Chiti – non puo’ far finta di niente, dal momento che resta il principale responsabile. La Regione, per parte sua, batta un colpo: faccia sentire la sua voce perche’ i cittadini del Lazio non paghino ancora una volta gli errori e i fallimenti del governo Berlusconi”.