Ore 12.50 – ”La soluzione giusta non e’ un governo di destra, meno che mai un Berlusconi bis. in tal caso noi saremmo fermamente all’opposizione, non sarebbe la risposta giusta ai problemi del paese e del resto non mi pare che l’atteggiamento di Berlusconi faciliti questa soluzione”.
Lo ha detto il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti nel corso della trasmissione di Sky Tg24 ”Un caffe’ con…” condotta da Massimo Leoni.
”Sono cinque mesi che c’e’ una crisi della maggioranza. Il problema non e’ la mozione di sfiducia che dovrebbe aprire una fase nuova, ma il fatto che per cinque mesi il Parlamento non abbia potuto prenderne atto. Nel frattempo i problemi del paese stanno marcendo. Di fronte a temi seri, come l’occupazione, la vita delle famiglie, l’istruzione non c’e’ una risposta di un governo e di una maggioranza autorevoli, perche’ la maggioranza di destra non esiste piu”.
Secondo Chiti, ”nel breve futuro l’Italia ha bisogno di un governo di responsabilita’ nazionale e democratica, per una fase di transizione, che puo’ nascere da una tregua, da una condivisione di alcuni punti chiave tra forze della passata maggioranza e forze dell’opposizione. E’ normale che ci possa essere una situazione di questo tipo. Dopo di che andremo alle elezioni e il centrosinistra fara’ il centrosinistra, il centrodestra fara’ il centrodestra”.
Insomma – ha continuato Chiti – ”bisogna dire la verita’ agli italiani: dobbiamo affrontare l’emergenza crisi, un debito pubblico che e’ tornato vicino al 120% rispetto al Pil, dobbiamo varare politiche di sviluppo che creino posti di lavoro, dobbiamo affrontare i problemi dell’istruzione e la riforma delle istituzioni, compreso un cambiamento della legge elettorale. Questo e’ alla portata di un governo di responsabilita’ nazionale”.
Per il Vice Presidente del Senato ”non contano i mesi di durata di questo governo, contano questi punti programmatici e il tempo che servira’ a realizzarli. Non bastano di certo i 90 giorni indicati da Di Pietro. In quel lasso di tempo, lo posso dire per esperienza, non si fa neppure una legge elettorale”. Chiti ha spiegato che, ”se oltre a togliere il premio di maggioranza si vuole fare in modo che i cittadini decidano con il loro voto le maggioranze di governo e soprattutto i loro rappresentanti in Parlamento, ci vogliono alcuni mesi”.