Credenti e non credenti nella società globale

Credenti e non credenti hanno un riferimento comune: il primato della coscienza. Questo primato fonda la qualità dell’agire, sia per chi crede in Dio, sia per chi non ha e non cerca la fede. Nel suo nuovo libro, Tra terra e cielo, il senatore PD Vannino Chiti prosegue la riflessione avviata con Laici & Cattolici (Giunti 2008) e Religioni e politica nel mondo globale (Giunti 2011). Prendendo le mosse dalla straordinaria novità dell’elezione di papa Francesco, le riflessioni di Chiti tracciano un quadro degli sconvolgimenti in corso nel mondo islamico, individuano gli scenari con cui le sinistre europee sono chiamate a misurarsi e costituiscono un energico richiamo al valore del dialogo per costruire società improntate ai valori della democrazia, della civiltà e della solidarietà. Nella tutela della dignità della persona e dei diritti dei popoli, le religioni possono svolgere un ruolo prezioso e realizzare, attraverso la politica della collaborazione tra credenti e non credenti, il bene comune.

 

Excerpt:

“Il modello di sviluppo diffuso sul pianeta, il pensiero unico che pretende di giustificarlo”, afferma Vannino Chiti, "opprimono la dignità della persona, i diritti dei popoli, mettono a rischio il futuro. Il presente non è il migliore dei mondi possibile: il nostro dovere è quello di impegnarci per lasciare a chi verrà dopo di noi società più giuste, senza guerre e rischi di distruzione ambientali. So che non è facile: anche per questo è necessario un incontro tra credenti e non credenti".