Ore 17.30 – “La crisi che colpisce il mondo non e’ un evento naturale ma e’ stata causata da scelte politiche e da precisi comportamenti. E’ frutto del neoliberismo, di una globalizzazione senza regole. Da qui le bolle finanziarie e le speculazioni, da qui una concezione del mercato non come strumento da orientare, ma come una nuova divinita’ da adorare. La persona e’ stata ridotta a oggetto, l’ambiente saccheggiato, le risorse non rinnovabili sperperate; sono aumentate le disuguaglianze tra i cittadini e tra i popoli”.
E’ quanto afferma nel corso della sessione ‘Le conseguenze della crisi economica’ il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti che partecipa in qualita’ di membro effettivo all’Assemblea del Consiglio d’Europa.
“Bisogna allora – prosegue Chiti – sollecitare anche da qui le priorita’ essenziali: innanzitutto sostenere l’occupazione, il diritto a un lavoro di qualita’. Altrettanto importante e’ rinnovare il welfare, assegnando a istruzione, formazione, sanita’ il compito di realizzare quella uguaglianza di opportunita’ senza cui parlare di merito diviene ipocrisia”.
“Infine – conclude il Vice Presidente – e’ necessario prevedere misure specifiche per le fasce piu’ povere della societa’, per non condannarle ad una emarginazione permanente. Nell’Unione Europea esiste il patto di stabilita’, l’obbligo di un rapporto tra deficit e ricchezza prodotta. Ovunque potremmo stabilire traguardi annuali, anch’essi oggetto di verifica, legati alla riduzione delle aree di poverta’ nei diversi Paesi”.