Ore 20.19 – (Agi) – Messina – Il vice presidente del Senato Vannino Chiti, tra i “non allineati” nella lota per l’elezione del nuovo segretario del Pd e’ stato ospite, della Festa Democratica organizzata dal partito a Messina dove ha presentato il suo ultimo libro, “La Sinistra possibile”. Chiti ha spiegato perche’ ha scelto di non schierarsi: “Io avrei preferito -ha detto- un altro tipo di congresso, pia’ basato sui programmi, dove si sceglievano quattro o cinque temi attorno ai quali ci si confrontava”. La scelta del nuovo segreterario per Chiti doveva venire dopo la scelta del tipo di Stato che i democratici italiani volevano: “Se scegliamo una Repubblica presidenziale si sarebbe puntato sul partito del leader, cosa che io non condivido; se, invece, si optava per la democrazia parlamentare bisognava progettare un partito di tipo europeo. Questa scelta, purtroppo, non e’ stata fatta nel nostro Statuto”.
Chiti ha anche manifestato un’opinione sul partito del Sud che anima il dibattito politico in Sicilia: “Nel nostro Paese c’e’ bisopgno di grandi partiti nazionali costruiti pero’ su basi federative. Localmente bisognera’ poi garantire spazi adeguati di autonomia”, ha affermato il vicepresidente del
Senato, che ha mosso anche sulle storture dei Fondi Fas: “Il Mezzogiorno e’ stato saccheggiato dei Fondi Fas, usati per tutto tranne che per quello per cui erano previsti”.