Uno degli aspetti che contraddistingue la stagione politica di Barack Obama è una politica ambientale innovativa, coraggiosa e di significative dimensioni in termini di investimenti e aspettative.
Creare un sistema produttivo sostenibile è un’esigenza primaria per salvare la Terra che, col sistema attuale, è destinata alla distruzione. Siamo vicini al punto di non ritorno e la svolta storica dipende solo dalla volontà dell’uomo.
Ma una nuova politica ambientale può decollare anche perché incontra un’altra esigenza primaria della comunità mondiale: la salute della sua economia. È proprio nel pieno di una crisi economica – a parere di alcuni seconda solo a quella del 1929 – che un forte investimento sull’ambiente può costituire una strada per uscire dalla crisi, creando un futuro diverso, in cui il benessere e la crescita della complessa società umana proceda di pari passo con la salute del pianeta che ci ospita.
Insomma, possiamo decidere come uscire dalla crisi.
Lavorando sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sulla sua conservazione e gestione e sui mezzi che la utilizzano, si possono creare nuove opportunità di lavoro e intere catene produttive.
In Italia si stima che fra nuove attività e la riconversione di quelle esistenti è possibile generare un milione di posti di lavoro in cinque anni.
Per il nostro Paese è un’opportunità ma anche un’esigenza, per non restare indietro, ancora una volta, rispetto alla strada intrapresa da tutto il mondo. Infatti non sono solo gli Usa a puntare forte sulla green economy: il Brasile produce con fonti rinnovabili più della metà dell’energia che consuma, la Cina è il paese al mondo che vi investe di più, addirittura il 38% del recente piano di rilancio economico (dati del Sole 24 Ore).
Si prevede che in Europa nasceranno 550.000 nuovi posti di lavoro dal solo settore delle energie rinnovabili. E’ giunto il tempo di salire su questo treno!
Il Partito Democratico propone all’Italia un piano di economia verde che unisca il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo economico. Il piano prevede il raddoppio delle fonti di energia rinnovabili; ecoincentivi per le auto, vincolati però a un impegno per ricerca e innovazione su riduzione di emissioni e consumi; incentivi per il riciclo dei rifiuti e per l’industria ad essi collegata, per la riqualificazione energetica degli edifici e degli elettrodomestici; un forte sviluppo del trasporto pubblico ecologico diffondendo l’uso di bus alimentati a metano, investendo 300 milioni di euro all’anno per cinque anni per mettere a disposizione dei pendolari mille nuovi treni, introducendo i buoni trasporto aziendali, sul modello dei buoni pasto.
Questi indirizzi sono estranei all’azione del Governo Berlusconi, che sulla crisi naviga a vista, con provvedimenti tampone del tutto insufficienti. Manca una visione di lungo periodo, capace di cogliere la serietà della crisi e di dare all’Italia un ruolo di primo piano in un mondo in profondo cambiamento.
Buongiorno senatore, mi chiamo Lorenzo e le scrivo dalla provincia di Lucca. Volevo chiederle come mai lasciamo la vera opposizione a Di Pietro mentre noi ci defiliamo su posizioni ambigue che non fanno altro che fare confusione tra noi elettori. E’ per questo che Di Pietro avanza e noi andiamo indietro. perchè noi non siamo chiari su cosa vogliamo, non abbiamo mai una posizione chiara. Nel Pd non c’è uno che la pensi uguale all’altro. Siamo sempre divisi e litigiosi. Non capisco come mai noi dobbiamo discutere sempre in piazza mentre gli altri sembrano sempre compatti. E’ per questo che il partito è in caduta libera. Faccio a lei questa domanda perchè la stimo molto da quando era presidente della regione e tutta la mia famiglia la stima e ha sempre apprezzato il suo lavoro. Grazie e confisdo in un una sua risposta.
Lorenzo
Finalmente il Pd s’è incazzato!la vicenda Noemi ha assunti connotati pubblici e giustamente Franceschini sta forzando su questo argomento. Berlusconi ci ha rifilato un’intero Porta a Porta e altri interventi su questa storia, sinceramente mi pare che si travalichi la dimensione privata. E’ ora che quest’uomo risponda un po’ del suo operato all’opinione pubblica
Senatore 2 settimane fa mi aveva risposto proprio dicendomi che l’economia verde sarebbe stato il modo migliore per riformare lo stato produttivo dell’Italia, come io sostenevo. E questo post conferma le opinioni che ho già da qualche tempo. E’ la nostra unica possibilità visto il nostro deficit. Non avendo grandi spazi di manovra il verde è la nostra via d’uscita dalla crisi: investimenti, nuovi posti di lavoro, e risparmi per tutti i cittadini.Spero il pd possa portare avanti questa battaglia come sta già iniziando a fare. Anche se ultimamente in questa campagna elettorale ci siamo un pò dimenticati il tema.
DILEMMA
Io voto:
DE MAGISTRIS
SONIA ALFANO
VULPIO
gente onesta e chiara!!!!!!
Carissimo Viaquestaclassepoliticadisonesta
tu sei libero di votare chiunque credi sia meritevole di essere votato. Questa è la libertà.
In questo paese c’è ancora chi vota Berlusconi, figurati se posso scandalizzarmi se c’è qualcuno che dà il voto a De Magistris.
Vannino sono con te: solo con la green economy questo paese può crescere e creare nuovi posti di lavoro. Spero non sia solo una boutade da campagna elettorale.
Ieri viaggiando attraverso la Toscana ho visto i campi punteggiati di pale eoliche. E’ un bene che le nostre regioni inizino a muoversi e a dare il buon esempio nell’ambito delle fonti rinnovabili. Visto che il Governo su questi temi latita e pensa solo all’assurda utopia del nucleare…
A dire la verità le pale eoliche non mi entusiasmano dal punto di vista estetico. Naturalmente non è questo il punto principale, ma da quel po’ che ho letto mi pare che l’eolico si stia rivelando meno produttivo e promettente del previsto. Sembra che serva un numero esagerato di pale per produrre quantità significative di energia.
Detto questo comunque concordo con la linea di Chiti e del Pd, eolico o solare o quello che è, basta che si punta sul rinnovabile
Caro Chiti, penso che la rivoluzione ambientale debba partire dai comportamenti che sono duri e difficili da cambiare.Per esempio i rifiuti. In molti paesi d’Europa la raccolta differenziata è una pratica ormai consolidata da anni. Qui da noi si reagisce sempre all’emergenza. Dopo lo shock di Napoli, in diverse città si è accelerato sulla raccolta differenziata dei rifiuti, in tutta fretta, mentre le discariche sono al limite! Il risultato è che le persone in molti casi vivono tutto ciò come una grande imposizione e si rifiutano di farla. Siamo rimasti troppo indietro in questo come in moltre altre cose. E’ bene che il Pd metta l’ambiente tra le priorità da affrontare, ma serve impegno vero e serio per recuperare il tempo perduto.
L’unico voto utile, lo dico ai DiPietristi, è per il Partito democratico. E il nick VIAQUESTACLASSEPOLITICA non fa altro che confermare come Di pietro sia in realtà il capofila del populismo. Non ha un vero programma e cerca solo di aizzare le folle contro berlusconi.
Un saluto a Vannino Chiti e a tutti i visitatori. Ormai è chiaro lo scopo dell’Idv, che è quello di attaccare sulla moralità anche il Pd e non solo la Pdl. E per questo sono sempre più convinto che sia solo il Pd l’unica e ultima speranza per l’Italia. Ancora non ho letto nessun messaggio per i voli di stato, vorrei che il senatore Chiti commentasse l’inchiesta che appare oggi su l’Espresso, dove sembra che in 4 mesi il governo abbia volato per 5000 ore contro le 1300 circa del governo prodi, riferito allo stesso periodo di 2 anni prima.
Capisco anche quello che dici jack, e credo che siano tutti benvenuti su questo sito e a maggior ragione quelli che la pensano diversamente da Vannino Chiti e dal Pd, però c’è modo e modo di discutere. Io non mi sognerei mai9 di andare sul blog di Di Pietro e dire solo: voto Sassoli gli altri sono ladri!
Per cui ben venga chi la pensa diversmanete ma esponga le proprie idee. _Altrimenti uno è portato a pensare che non solo il buon Tonino, ma anche i suoi elettori, sanno solo praticare il voto di proptesta e non hanno uno straccio di progetto.
D’accordo con Maurizio. Il rispetto è alla base della buona politica… E cmq viva Sassoli! Se fossero tutti come lui…
Anke io voto Sassoli, con buona pace di de magistris e di Di Pietro. Votare per Idv è come dare il voto a Berlusconi questa è la realtà. E poi penso che nonostante tutti i problemi che abbiamo e che sono sotto gli occhi di tutti il nostro compito è sostenere il progetto del Pd, in attesa del congresso di ottobre che ci farà ripartire. Un saluto a Vannino Chiti e buon voto a tutti.
Saluto il Vice Presidente del Senato e tutti gli utenti. Sono anch’io daccordo con Francesco e Maurizio Matera sul fatto di sostenere, anche un pò al buio, il Pd. E’ il nostro progetto, non possiamo nonostante tutte le difficoltà buttare tutto a mare. Secondo me serve una nuova classe dirigente, qualcuno che sia più presente sul territorio perchè è questo il nostro problema. Però dobbiamo sostenere il Pd soprattuitto oggi nei momenti difficili.
IO VOTO SASSOLI!!!!!
Ho visto che nel programma elettorale del Pd alla voce ambiente si propone: un milione di posti di lavoro nella green economy per i prossimi 5 anni. Incentivi stabili per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati. Raddoppiare per i prossimi 10 anni l’energia da fonti rinnovabili. Sostegno alla ricerca e all’innovazione nel settore delle auto ecologiche. Incentivi per elettrodomestici ad alta efficienza. 1000 nuovi treni per i pendolari. Incentivare il riciclo dei rifiuti e l’industria ad esso collegata. Il Pdl in un anno di governo ha ‘solo’ vincolato e ridotto la detrazione Irpef del 55% per le spese di riqualificazione energetica delle abitazioni (pannelli solari, isolamento, caldaie nuove ecc.).
Buongiorno senatore. Ho già scritto qui sul suo blog qualche settimana fa e ora ho letto attentamente il suo post. Le pongo una questione che riguarda la mia città, Genova e vorrei una sua risposta. In consiglio provinciale prc, idv, verdi e pdci hanno presentato una mozione per far dichiarare denuclearizzato il territorio provinciale, ma il pd non l’ha votata! Questo documento che io da semplice ma navigato elettore del Pd sottoscrivo diceva inoltre di vietare nella pianificazione territoriale l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica e dei relativi siti per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi.
Come può il pd, e lei anche, parlare di green economy, di obama, e poi votare contro un documento che va proprio in quella direzione. In questo semplice fatto ci sono secondo me tutti i nostri problemi. Se il partito nazionale dice una cosa non possiamo poi in ambito locale fare l’opposto. Se la strada è quella della green economy poi non possiamo votare contro il divieto dell’installazione di centrali atomiche. Per questi motivi noi perdiamo credibilità. Confido in una sua risposta.
Non sono d’accordo. Ho sempre votato Pd ma questa volta non andrò. Sono delusa da una classe politica che è stata a guardare senza mai prendere posizione e agire. Non ha risolto il conflitto di interessi quando avrebbe potuto. Ha lasciato campo libero a Berlusconi che ci sta rendendo ridicoli di fronte al mondo intero. Se votassi sceglierei i radicali che nonostante tutto dimostrano coerenza e conducono le loro battaglie avendo a cuore davvero l’interesse dei cittadini.
Trovo desolante che il Pd punti a limitare i danni e arrivare al 25-26%. perchè questo è l’obiettivo di Franceschini e di tutto il partito. Il Pd deve essere l’altra metà d’Italia, non dico il 49% ma certamente il 35-40% degli italiani. Il Pd deve essere un modello di governo, di cultura politica cui aderisce quasi mezza Italia.
Ciao a tutti. In questa campagna elettorale di tutto si parla tranne che di Europa. E’ un vero peccato. Un’occasione persa. Questo è accaduto prima di tutto perchè il nostro presidente del consiglio si è candidato alle elezioni Europee per stravincere e dare una prova di forza, utilizzando le elezioni europee e prendendo ancora una volta in giro gli italiani, perchè è evidente che in Europa non ci andrà mai.ma tutto quello che fa ormai è giudicato bene da tutti e un atto di demagogia viene scambiato dagli italiani per una prova di coraggio!
Buonasera a tutti mi chiamo Anna e scrivo per la prima volta. Sono di Padova e militante del Pd. Vorrei intervenire per rispondere a chi trova desolante il 26% come risultato eventuale del PD. Ebbene io penso che sia stato più desolante raggiungere 1 anno fa il 33% e poi scomparire letteralmente e inesorabilmente dopo pochi mesi dalla scena politica. Come ho più volte sentito dire all’onorevole Chiti è il pòrogetto che conta, dobbiamo dimenticarci le percentuali, i sondaggi e salottini, e copncentrarci sulle persone e su chi ha bisogno. Dobbiamo ricominciare a battere il territorio, a riappropriarci dei nostri valori e solo in questo modo il pd diventerà protagonista. Perchè rappresenterà le speranze della gente, il problema infatti, se mi permette l’appunto senatore Chiti, è semplicemente che la gente non si fida più di noi. Mi creda che è questo che io sento facendo politica. Manca la fiducia e questo è il nostro problema più grande. Chiudo il mio commento facendo i complimenti per il sito. Grazie per lo spazio e buona serata a tutti.
Anna
SILENZIO ASSORDANTE,QUESTA SI CHE E’ OPPOSIZIONE!!!VERGOGNATEVI!
Cara Anna, quello che tu dici si concilia con quanto dicevo io. Non ne faccio una questione di numeri, ma i numeri sono conseguenza del progetto. Tu dici “concentrarci sulle persone e su chi ha bisogno. Dobbiamo ricominciare a battere il territorio, a riappropriarci dei nostri valori e solo in questo modo il pd diventerà protagonista”. Bene, se così si fosse fatto adesso il Pd contrasterebbe il Pdl per essere il primo partito italiano.
Comunque sono contento che si sviluppi un minimo di dibattito appassionato.
Salve Chiti
Buonaera, sono Valeria, elettrice Pd ancora speranzosa.
Oggi scrivo solo per commentare una cosa: trovo sia del tutto inutile frequentare blog civili e aperti come questo per scrivere quello che ha scritto Charles Bokowski. perchè non argomentare? perchè non criticare stimolando il ragionamento altrui?
A Bukowsky dico semplicemente che nonostante il suo partito ha fatto campagna elettorale contro il Pd e non contro la maggioranza, il Pd ha tenuto e ora possiamo con il congresso rilanciare un vero progetto, quello che manca a Di Pietro.
Ciao a tutti e in particolare al senatore Chiti. Non credo sia il momento di polemiche tra pd e idv ma invece di analizzare seriamente il voto. La destra in tutta europa sta andando molto avanti, ha avuto ottimi risultati. Solo in Italia si è fermata, solo qui in italia la destra ha perso voti. Dobbiamo prenderlo per un segnale positivo. E ripartire da qui. Il Pd ha tenuto, anche se ha perso voti. E adesso credo ci sia urgente bisogno di chiarezza, da qui in avanti in vista del congresso dobbiamo conoscere bene i programmi, le idee, i progetti di chi si candiderà alla segreteria. Abbiamo bisogno di chiarezza perchè abbiamo dimostrato che il Pd esiste, che ha una sua forza. E noi dobbiamo difendere la nostra forza. Grazie a tutti.
Un saluto a tutti, io scrivo un messaggio per la prima volta, perchè non mi trovo daccordo con alcune analisi fatte per il voto. PEnso che il Pd sia andato male, abbiamo perso ovunque. Non capisco questo ottimismo diffuso che oltre a qui su questo sito vedo anche sui giornali e in televisione. Credo ci sia bisogno di un vero esame di coscienza, di una discussione che ci porti al congresso. Dobbiamo ritrovare le nostre politiche, e puntare su gente nuova. Solo cosi il Pd potrà rinnovarsi e avere consensi.
Sono daccordo con Ferdinand sul rinnovamento della nostra classe dirigente, però non credo che ci siano stati commenti euforici da parte del Pd sul voto di domenica. Non ho sentito nessuna esultanza. C’è stato solo il prendere atto di un progetto che guarda avanti, e che rasppresenterà come tutti vogliamo la speranza per il futuro. Poi ci sarà a breve un congresso dove anche io spero possa uscire fuori una segrteria nuova, moderna e che guarda al futuro e all’innovazione.
Grazie come sempre a ognuno di voi per la partecipazione.
Certo Lorenzo. Spesso l’opposizione sviluppata da Di Pietro si è caratterizzata per uno spirito di competizione nei confronti del Pd piuttosto che per costruire convergenze in tutta l’opposizione. Inoltre il Pd per costruire un’alternativa al governo della destra non può limitarsi a cavalcare spinte demagogiche. Sono invece d’accordo sul fatto che la discussione deve essere sviluppata nelle sedi proprie di partito, negli organismi dirigenti e non sui giornali o nelle Tv. Su questo occorre ristabilire responsabilità e disciplina. Grazie per le parole di stima.
Vede Karl il problema che noi abbiamo posto non è legato al privato e al personale: se un leader politico dice bugie o se vi è un uso scorretto di strumenti e apparati dello Stato (ad esempio gli aerei) una opposizione ha il dovere di pretendere chiarezza. Così avviene in tutti i Paesi democratici e non può dunque essere liquidato con il ritornello dell’antiberlusconismo.
A Dilemma. Siamo d’accordo sull’importanza dell’economia verde. Ha ragione a dire che in questa campagna elettorale non è stata ovunque al centro del confronto, anche se posso assicurarti, sulla base di un’esperienza diretta, che il Pd l’ha inserita nel programma di molte amministrazioni locali. Questo tema deve assumere un rilievo centrale nel nostro programma.
A chi si firma viadaquestaclassepoliticadisonesta dico che ognuno è libero di votare per chi ritiene: questo è il valore della democrazia. Il nostro compito è di rafforzarla e di non farla impoverire sotto i colpi del populismo e degli estremismi. Per quanto riguarda i candidati, il Pd ha presentato donne, uomini, giovani competenti, rigorosi e onesti. Basti pensare, per fare alcuni esempi, a Rita Borsellino o Rosario Crocetta che hanno caratterizzato la loro esperienza con la lotta alla mafia.
A Maurizio Matera: sulla libertà del voto ho dato la sua stessa risposta. L’economia verde e la questione ambientale non sono una boutade da campagna elettorale ma l’asse portante del programma di una moderna forza progressista.
Cara Serena, è vero. Le nostre regioni e le istituzioni locali si stanno impegnando sulle fonti rinnovabili di energia. Sono d’accordo che il Governo anche in questo campo sia latitante: si limita ad annunci sul nucleare, sapendo in ogni caso che ci vorrebbero 15/20 anni per attivare una centrale. E’ necessario piuttosto essere presenti nella ricerca di un nucleare di quarta generazione, che sappia superare rischi e dissseminazione di scorie radioattive per migliaia di anni.
Ad Enrico. Non si può dire di no a tutto: le fonti rinnovabili devono essere tutte messe in campo, dall’eolico, al solare, alla geotermia. E dobbiamo essere presenti nei settori più avanzati della ricerca.
Marco, sono d’accordo che oltre alle politiche ambientali sia necessario un cambiamento nei nostri costumi, un senso civico diffuso. Deve essere estesa, a tutte le città, la raccolta differenziata, la riutilizzazione possibile dei materiali, i termovalorizzatori per produrre energia, le discariche devono essere residuali.
Per Ambrosinus: essendo del Pd concordo che il voto ad esso sia il più efficace per sconfiggere la destra e costruire una alternativa di Governo. E’ vero anche secondo me che a volte Di Pietro sia incline ad atteggiamenti populistici. In ogni caso un partito non può essere di tipo personale: questa è la sfida che è aperta di fronte all’Idv.
A Jack sono state presentate alla Camera e al Senato interrogazioni sui voli di Stato. C’è anche un’inchiesta della magistratura. Sta a quest’ultima e ad essa soltanto valutare se ci siano stati comportamenti di rilievo penale. Alla politica spetta invece accertare i comportamenti. La risposta del Presidente del Consiglio Berlusconi, che ha giustificato l’uso quasi quadruplicato dei voli di Stato con la crisi che colpisce il mondo, rasenta sinceramente il ridicolo. Si può dire che il Governo si è accorto della crisi solo per volare! Altrettanto priva di fondamento è la risposta che si possano trasportare musicisti privati perché non ci sono voli di linea. In Gran Bretagna un ministro donna si è dimesso perché il marito ha inserito nel rimborso pubblico il noleggio di due film.
E sempre a Maurizio Matera rispondo: sull’Idv e Di Pietro ho già detto. Sono d’accordo che è bene vi siano sul sito interventi di quanti la pensano in modo diverso, ma per discutere, non certo per lanciare fatwe morali oltretutto senza fondamento.
Ancora per Serena. Mi piace la sua affermazione che il rispetto deve essere alla base della buona politica. Anche io la penso così. Chi è forte di convinzioni ideali e robuste proposte programmatiche sa affrontare le posizioni degli avversari senza scendere in contrapposizioni di tipo personale. Le aggressioni alle persone nascondono la debolezza delle idee e allontanano i cittadini dalla politica.
Certo Francesco Lenci il progetto del Pd esce confermato da queste elezioni: andrà avanti, siamo una delle principali forze progressiste europee e abbiamo bloccato l’arrogante espansione della destra. Non ci accontentiamo certo del nostro 26,1%. Dobbiamo riflettere sui motivi dell’insuccesso anche grave delle sinistre europee e, per quanto ci riguarda, fare del nostro Congresso l’occasione del rafforzamento e del rilancio del partito. Sarà così se sapremo discutere e decidere su Europa, sviluppo sostenibile, welfare, immigrati, qualità della nostra democrazia e su queste scelte definire i gruppi dirigenti.
Per ADRIANO. Il voto ha espresso un sostegno al progetto del Pd: siamo in piedi e andremo avanti. Abbiamo voluto il Pd per farne un protagonista del XXI secolo. E’ vero, come dice, che dobbiamo saper essere più presenti nei territori e tra i cittadini: nelle scuole, nei luoghi di lavoro, di cultura, anche del tempo libero. Dobbiamo farlo non solo a livello nazionale ma con gli iscritti, con i nostri circoli, sapendo utilizzare a questo fine anche le nostre tecnologie informatiche.
A sabrina, Nel tuo post indichi alcuni obiettivi della proposta del Pd. Per quanto riguarda il Governo di destra è anche culturalmente in ritardo rispetto alle proposte e all’azione di altri governi europei. Basti pensare alle posizioni di freno che il Governo Berlusconi ha portato avanti in sede Ue, sull’attuazione del Protocollo di Kyoto.
Luigi, una mozione che dichiara denuclearizzato il territorio provinciale ha un carattere simbolico, un significato di volontà politica, non certamente un effetto concreto. Ciò detto, non conosco i motivi per i quali il Pd non l’ha votata nel Consiglio Provinciale di Genova. Posso dire che la Regione Toscana ha preso una posizione pubblica contraria alle attuali centrali nucleari e di sostegno alle energie rinnovabili. Io stesso, quando ero Sindaco di Pistoia, nel lontano 1982, feci votare una risoluzione che dichiarava il territorio del Comune denuclearizzato. La Green Economy si afferma però più che attraverso prese di posizione simboliche con politiche concrete, alcune delle quali sono in mano di regioni ed istituzioni locali.
Valentina, spero che sia andata a votare e abbia votato Pd. In ogni caso la scelta dell’astensione o la dispersione del voto non punisce l’opposizione ma fa un bel regalo alla destra. Sul conflitto di interessi: nell’ultima legislatura abbiamo portato in aula alla Camera una proposta seria dopo la sua approvazione nella competente Commissione Parlamentare. L’opposizione di destra mise in atto un ostruzionismo consumando tutto il tempo a sua disposizione. L’iter della legge fu sospeso perché iniziò la sessione di bilancio. Era l’autunno del 2007. Avrebbe dovuto riprendere con le votazioni nel gennaio 2008 e poi passare al Senato. Ma la crisi portò alle dimissioni del Governo Prodi e alla fine anticipata della legislatura. Non fu così approvato né il conflitto di interessi, né la riforma della televisioni, né la nuova legge elettorale. Al tempo stesso non poterono essere utilizzati per ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni 5 mld di euro, frutto della lotta all’evasione fiscale e della ripresa economica.
Raf. L’ambizione del Pd non è quella di arrivare al 25-26%: questo era l’obiettivo realistico per misurare la validità del progetto del Pd e costruire il futuro. La nostra ambizione è di diventare il primo partito in Italia e di portare il nuovo centrosinistra al Governo del Paese.
Elisa. Hai ragione, l’Europa non è stata al centro della campagna elettorale. Anche per questo secondo me hanno prevalso le forze di destra o addirittura nazionaliste ed euroscettiche. I partiti progressisti debbono porre come una delle questioni centrali la loro proposta per far svolgere all’Ue un compito nel mondo di “potenza civile”, operatrice di pace; per rilanciare e rinnovare il modello di economia sociale di mercato; per realizzare l’uguaglianza di opportunità tra i cittadini. Se le forze progressiste non assumeranno un progetto per l’Europa, l’Ue anziché andare avanti arretrerà. Riguardo alla candidatura di Berlusconi alle elezioni europee, essa si commenta da sola: è l’unico Capo di Governo ad aver compiuto una simile scelta. E’ incompatibile e si dovrà dimettere. Ha preso in giro gli italiani. Non ce lo dimentichiamo ora che le elezioni sono passate.
Anna. Hai ragione, i voti ed il consenso dei cittadini sono fondamentali ma se non esiste un progetto, se non si dà continuità alla nostra iniziativa politica, conta poco. Dobbiamo con convinzione partire dal 26% e rafforzare la nostra presenza nella società, laddove sono le persone con i loro problemi e le loro speranze. Dobbiamo insieme alle altre forze progressiste europee capire le ragioni comuni di una sconfitta e individuare i grandi obiettivi da perseguire. E’ preoccupante quello che dici sulla mancanza di fiducia anche nei nostri confronti, ma è vero. Per recuperare bisogna radicarci nella società, occuparci dei problemi dei cittadini, essere coerenti nell’azione che conduciamo nelle istituzioni. Ci sono le condizioni per farcela.
A CHARLES BUKOWSKI. Non posso rispondere niente. Con chi non sa discutere, sostenere anche delle critiche ma riesce solo a lanciare offese gratuite, non c’è margine di confronto possibile.
raf “concentrarci sulle persone e su chi ha bisogno. Dobbiamo ricominciare a battere il territorio, a riappropriarci dei nostri valori e solo in questo modo il Pd diventerà protagonista”. Certo è la via giusta per far vincere il progetto del Pd ed essere protagonisti della costruzione di un nuovo centrosinistra. Dobbiamo vivere così l’impegno politico a tutti i livelli, dai circoli alla direzione nazionale, dal Parlamento ai Consigli Comunali.
Cara Valeria, su BUKOWSKI la penso esattamente come lei e questa è stata la mia risposta. Chi non sa argomentare ma solo offendere si qualifica da solo.
Ambrosinus. E’ vero. Il Pd ha tenuto, il Congresso dovrà servirci a metter e a fuoco le scelte portanti del nostro progetto riformista. E’ indispensabile che l’Idv superi la fase del partito personale. Cerchiamo tuttavia di costruire intanto una convergenza tra le opposizioni, una unità di azione dei temi più importanti. Non dobbiamo fare alla destra il regalo di una opposizione divisa.
Gessica, sono d’accordo: dobbiamo analizzare seriamente il voto e le ragioni del successo delle destre in Europa. Dobbiamo sentire, come anche lei dice, l’importanza della tenuta del Pd anche se abbiamo perso voti, e dell’aver bloccato qui da noi la destra. Ora bisogna fare del Congresso l’occasione per sciogliere con chiarezza alcuni nodi programmatici e organizzativi e per definire il nostro sistema di valori e il progetto per la società. E’ su questa base che dovremmo essere capaci di scegliere e rinnovare i gruppi dirigenti.
Ferdinand. Non concordo con la tua analisi del voto. Il Pd non ha certo vinto le elezioni e nessuno lo ha detto: abbiamo perso dei voti ma il 26% (i radicali che hanno avuto il 2,5% alle politiche erano insieme a noi) rappresenta una tenuta e conferma che il progetto che ha dato vita al Pd è valido e deve andare avanti. Altrettanto vero è che la destra è stata bloccata. Bisogna anche guardare alle tendenze in Europa: i laburisti in Gran Bretagna hanno ottenuto il 15,8%, i socialisti in Francia il 16,5%, in Germania il 20,8%. Solo in Grecia i progressisti hanno vinto. Proprio per questo concordo invece sul fatto che sia necessario aprire una discussione seria sulle politiche, i programmi, lo stesso modello di partito da far vivere nella società. Il rinnovamento è necessario e naturalmente anche l’anagrafe è importante: non è tuttavia sufficiente. Bisogna saper rinnovare le nostre idee, la nostra cultura politica, la capacità di stare vicino ai cittadini.
Marco Meloccaro hai pienamente ragione: nessuno ha esultato. Abbiamo, come dici, preso atto con soddisfazione che il progetto del Pd ha tenuto, guarda avanti e rappresenta la speranza per il futuro dell’Italia. Sul rinnovamento ho già detto: penso che sia necessario quello delle donne e degli uomini, unito però indissolubilmente a quello delle idee, dei programmi, dei modi di far politica. Dobbiamo liberarci di tutti gli impacci che tengono il Pd in troppi luoghi lontano dai cittadini in carne ed ossa.